Giocare a golf è a volte un po’ come conquistare una donna, a volte non importa quanti sforzi si facciano o con quanta passione ci si dedichi… non c’è nulla da fare. Altre volte invece senza impegno, senza quasi volerlo, ed ecco che cascano ai nostri piedi.. nel golf ogni tanto succede così, ed ovviamente, come nella vita reale, sono molte di più le volte che.. non c’è nulla da fare.
Ma quando invece si riesce, con estrema facilità ad ottenere ciò che si vuole.. beh lasciatemelo: dire nel golf è proprio un gran bel divertimento.
A me è successo in particolare in una Pro-am a Cervinia. Il campo è solamente estivo ovviamente ed è a me molto caro in quanto è lì che ho provato i miei primi swing da ragazzino, lì ho assaporato i miei primi successi e le prime delusioni, lì mi sono innamorato del gioco del golf.
Cervinia è un luogo unico, un percorso che, anche a così tanti anni di distanza dalle prime uscite sul campo, offre colpi veramente interessanti ed impegnativi, il tutto circondato da bellezze come Il Cervino e Les Grand Murailles.
La Pro-am si sarebbe svolta su 2 giorni. Dopo il primo giro, concluso a +1 sopra il par, non ero molto ben messo in classifica.
In alta montagna a volte il tempo gioca brutti scherzi e quindi cominciammo a giocare il secondo giro con un tempo a dir poco da lupi!! Freddo, nuvole basse (vale a dire nebbia), pioggia, ma la gara iniziò comunque con regolarità.
Buca1: par 4 corto tutto dritto, ma il colpo al green è molto delicato in quanto a schiena d’asino. Tiro un buon drive, l’approccio col SW a 2 mt e putt in centro buca BIRDIE
Buca2: par 3 corto ma con una brutta scarpata a destra. Bel PW a 2 mt dalla bandiera e putt tranquillo BIRDIE
Beh mica male come partenza no? Ma a dire il vero fin qui niente di esaltante, mi era già capitato altre volte.
Buca3: par 4 anche questo con il green delicatissimo. Ferro 5 dal tee, PW a 3,5 mt e altro putt preciso che va a segno BIRDIE
Sento ancora il sorriso stampato sul volto, ma tranquilli normale amministrazione di un giocatore forte come me… ogni tanto bisogna montarsi un po’..
Buca4: par 4 lungo, in pendenza e con il green molto piccolo. Tee-shot col ferro, ferro 9 al green con palla a 4 mt, il putt segue dolcemente le curve del green e si va a gettare quasi da solo nella buca BIRDIE
Ah però! 4 birdies di fila!! Avevo appena eguagliato il mio record di buche chiuse con 1 colpo in meno del par tutte di fila.
Buca5: par 4 corto difficile e delicato il colpo al green. Tiro al green col tee-shot e come molte altre volte mi va a finire a destra del green data la forte pendenza laterale della buca. Lob e la palla va a 1,5 mt dalla buca.. iniziano a sudarmi un po’ le mani.. mah sarà l’altitudine no? La palla parte verso la buca.. ma noooo, corta!!.. no, con le ultime forze si sporge sul bordo della buca e… BIRDIE
5 birdies di fila non li avevo mai fatti!! Ed oltretutto nelle prime 5 buche del giro!! Qua la cosa si fa interessante…
Buca6: par 5 corto se si riesce con un buon drive a tagliare sulla curva a sinistra. Il tee-shot è buono, anche se leggermente sulla destra, non dovrei avere problemi a tirare un comodo ferro 5 o 6 al green come secondo colpo.. ma?? La pioggia diventa temporale e la gara viene sospesa…
Tutti che tornano in Club House, tra la pioggia ed il freddo. Preso dalla felicità per lo score racconto a tutti gli amici e colleghi quanto mi stava succedendo anche sperando nel 6° birdie consecutivo in quanto alla mia portata. Almeno volevo togliermi il gusto di far sapere a tutti che stavo andando forte, veramente alla grande, prima che succedesse un qualche disastro golfistico..
Si riprende la gara, ma solo sulla distanza delle 9 buche in quanto la pausa non avrebbe permesso a tutti i teams di completare le 18 buche.. ah bene cioè io avevo da fare ancora 4 buche e stavo 5 colpi sotto al par.. bene molto bene.. sorrido e torno assieme ai miei soci alla buca 6.
Buca6 (continua): si, un ferro 6 dovrebbe bastare anche se l’ora abbondante di pausa mi ha raffreddato lo swing. Palla dritta sull’asta. Arrivato sul green sbircio la mia pallina a circa 6 mt dalla buca, beh 2 putts ed il 6° birdie è mio!! Ricordo il putt, leggera pendenza verso destra e di poco in discesa… sembrava che la palla non potesse fare a meno di entrare! Come scusa? Io volevo il 6° birdie ed invece EAGLE
Io ed i miei soci non credevamo a quanto stava accadendo, dopo 6 buche ero 7 colpi SOTTO al par!! altro che record neanche alla Playstation si vedono score così!!
Buca7: par 3. L’emozione era molta, la buca è molto delicata, alcune volte è stata la mia Waterloo.. smettila mi dico! Stai giocando bene, vai avanti.. e così il ferro 9 mi porta in centro al green al sicuro da tutto, soprattutto dalle mie paure, eheh.. putt da 3 mt e.. non è possibile.. dentro anche questo. BIRDIE
Cioè dopo 7 buche stavo 8 colpi meno del par!! Ma vi rendete conto??
Buca8: par 3. Il colpo più bello del percorso di Cervinia, si deve tirare un ferro perfetto, non ci sono rimbalzi ad aiutarvi, anzi.. il green è piccino laggiù a 175 mt ed il vento cerca di spingere la vostra palla verso sinistra, dove solo le marmotte in realtà vogliono andare.. Il mio ferro 6 fu un capolavoro, dritto sull’asta, colpito così bene che il vento non potè far nulla.. la palla lì a 1 mt dall’asta. Ebbene, avevo il putt per andare a -9 rispetto al par.. chi l’ha detto che la frequenza massima cardiaca è quella che si ottiene sottraendo a 220 l’età?? Si sbaglia di grosso, le mie pulsazioni tradivano tutta la voglia e l’ansia di imbucare quel corto e facile putt per fare un altro passettino verso la mia giornata di golf più grande al momento.. noooo.. la palla tocca l’orlo destro della buca e si ferma li a un palmo.. PAR
noooo com’è stato possibile?? Chiudo col primo par della giornata ed è come se mi fossi svegliato da un sogno bellissimo e, come a volte succede, pur tentando di ritornarvi chiudendo gli occhi, si rimane tagliati fuori.. Ultima buca da giocare, io comunque sono -8 dopo 8 buche, su coraggio vediamo che succede.
Buca9: par 4. Dritto, neppure lungo, unico problema: a sinistra corre la rete che protegge dal campo pratica e tutto il lato sinistro è fuori limite. Drive in mano.. non so se avete mai provato a sentire uno swing così lungo e dilatato nel tempo da darvi la possibilità di pensare a qualcosa.. ebbene si la mia mente anziché rimanere attenta al movimento si era fermata troppo a lungo a guardare quella rete.. e la palla parte a sinistra, troppo a sinistra.. per fortuna non è colpita forte mi dico.. ma la palla va a sinistra, le reti si gonfiano del vento e sembrano chiamare la mia povera pallina… dai giù… ho detto giùùù… la palla rimbalza prima delle reti.. dopo aver fatto tutto il percorso dal tee fino alla palla col cuore in gola, scopro che solo 1 mt mi ha salvato dal fuori limite.. ufff sospiro di sollievo, le mie riserve di concentrazione sembrano esaurite. Butto stancamente la palla in green e da li concludo in 2 putt PAR
Totale -8 su 9 buche la gara finisce qui ed io sono primo nella classifica individuale.
Sono quasi più stupito io dei miei colleghi del mio risultato, eheh.. i miei soci raccontano a tutti colpo per colpo, come se avessero giocato loro stessi al mio posto, e credo di poter dire che per alcuni di loro è stato così dal pathos col quale mi hanno seguito nelle 9 buche.
Credo che passerà del tempo prima di poter ripetere un’esperienza del genere.
Il golf a volte ti da l’impressione che tutto sia così dannatamente semplice e a volte invece per fare un colpetto banale.. tutti voi, miei allievi o amici golfisti e non, che state leggendo avrete già sperimentato qualcosa di simile o comunque non temete, arriverà presto anche il vostro momento.
La magia di riuscire a fare quello che avete nella testa, vedere che la palla segue il progetto della vostra testa, che tutto avviene come avevate sperato… come si fa a non amare questo gioco?
Credetemi, vale la pena subire le mille frustrazioni, lo swing che non gira, il putt che non entra, la sorte che vi dice “no, non questa volta..” , perché il golf vi regalerà di sicuro almeno un momento per cui sia valsa la pena di vivere e voler rivivere tutto ciò..
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