C’è grande attesa per l’accordo che devono raggiungere il PGA Tour e LIV Golf, ma ancora non è arrivato: il tutto si può sbloccare grazie all’intervento di Donald Trump
E’ da tanto tempo che il PGA Tour e il LIV Golf hanno iniziato i dialoghi per raggiungere un accordo e creare un unico Tour dove i migliori giocatori possano confrontarsi. Oggi è possibile soltanto nei quattro Major ed è una situazione che gli appassionati si augurano che cambi presto. In questo senso, l’intervento di Donald Trump può essere decisivo. Il presidente degli Stati Uniti d’America, infatti, è un grande appassionato di golf.
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Lo ha ribadito la stessa agenzia di stampa Reuters, che ha fatto il punto della situazione. Dopo un incontro avvenuto con Trump in questa settimana, il PGA Tour ha reso noto che è più vicino a raggiungere un accordo con i sauditi del LIV Golf. Nella nota, è stato dichiarato che Jay Monahan, commissario del PGA Tour, e Adam Scott, direttore dei giocatori, hanno chiesto al presidente degli USA di partecipare agli incontri con PIF.
E’ arrivata una dichiarazione congiunta di Monahan, Scott e Tiger Woods: “Abbiamo chiesto al Presidente di impegnarsi per il bene del gioco, per il bene del Paese e per tutti i Paesi coinvolti. Siamo grati che la sua leadership ci abbia avvicinato a un accordo finale, aprendo la strada alla riunificazione del golf professionistico maschile”.
PGA Tour e LIV Golf, con Donald Trump l’accordo è più vicino
C’è stata ovviamente tanta asprezza tra PGA Tour e LIV Golf, visto che il Tour saudita portava via i campioni con contratti super milionari. Però le cose sono cambiate e insieme al DP World Tour hanno annunciato un accordo commerciale, precisamente nel giugno 2023. Tuttavia, i colloqui si sono prolungati ben oltre la scadenza fissata al 31 dicembre dello stesso anno per trovare un accordo totale che faccia contenti tutti.
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E infatti le cose si sono prolungate fino ad oggi. Non ci sono più battaglie legali tra le parti, ma non c’è nemmeno il tanto desiderato accordo. In più, a Washington ci sono state delle preoccupazioni visto che si tratta dell’Arabia Saudita che di certo non ha una bella fama riguardo i diritti umani nel Paese.
Insomma, in questo senso Donald Trump può sistemare le cose. Tra l’altro, gli eventi LIV si giocano sui campi di proprietà del presidente degli USA. E succederà lo stesso nel prossimo evento al Trump National Doral di Miami dal 4 al 6 aprile.