La parola fine è giunta anche sulla storia del campione, scomparso da poco e ricordato da tutti gli amanti dello sport.
Niente da fare per i tifosi costretti a dover sopportare un’altra dolorosa perdita, l’ennesima di un periodo davvero drammatico. Purtroppo gli anni passano per tutti e la vita su questa terra non dura per sempre, cosa che invece farà il loro ricordo. Sport in lutto per la scomparsa dell’indimenticato campione del mondo, è stato uno dei migliori di sempre.
Gli amanti del calcio sono da poco tornati a fare i conti con il dispiacere dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Sven Goran Eriksson, ex allenatore tra le varie anche della Lazio campione d’Italia nel 2000 che ha salutato tutti con grande dignità e regalando loro un’ultima lezione di vita prima di chiudere gli occhi per sempre. Nemmeno il tempo di metabolizzare il dolore che un nuovo dispiacere ha colpito i tifosi italiani.
La Federazione ha perso un grande del passato, i traguardi che è riuscito a toccare lui in molti li hanno sognati per anni senza raggiungerli mai. Questo gli ha permesso di ottenere un posto nell’Olimpo dei grandi atleti della storia. Se prima era un campione, ora è senza dubbio una leggenda.
Un grande peccato perché con un po’ più di fortuna avrebbe potuto vivere ancora qualche anno, invece l’indimenticabile Sante Marsili si è da poco spendo all’età di 74 anni. Il suo traguardo più importante è stato il Mondiale di pallanuoto del 1978 quando a Berlino Ovest insieme alla Nazionale italiana riuscì ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio. Quella medaglia d’oro nessuno potrà mai portargliela via.
Fu uno dei protagonisti assoluti, del Settebello dell’epoca ma anche dello sport in generale. Tante vittorie ma anche qualche rammarico per lui che ha sfiorato la medaglia d’oro anche alle Olimpiadi, era il 1976 e a Montreal in Canada dovette accontentarsi di un comunque prestigiosissimo secondo posto. Fu proprio lo smacco in terra canadese a spingere la Nazionale di pallanuoto a cercare rivalsa due anni più tardi al Mondiale.
Il suo nome è stato per anni legato a quello della Canottieri Napoli nonché alla città partenopea che è stata la sua casa fino al giorno del decesso. Oggi Marsili non c’è più ma il suo amore per lo sport, e più in particolare per la pallanuoto, continua a rimanere vivo grazie anche ai suoi due figli Elios e Mario.
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