Il calcio in città non sarà più la stessa cosa dopo la scomparsa dell’amato bomber, fu un punto di riferimento per tutti i tifosi.
Ancora abiti neri per il mondo dello sport che è stato nuovamente costretto a vestirsi a lutto. Nuove lacrime per il mondo del pallone che ha salutato un’altra leggenda del manto erboso, soprattutto per il club che ha avuto il piacere di annoverarlo tra le proprie fila. Fu una vera icona per quanto riguarda il calcio di provincia.
Quel vecchio caro calcio di provincia che oggi sembra non esistere più, fortunatamente è ancora vivo nel cuore di ha avuto modo di viverlo sulla propria pelle. Lo sanno bene i tifosi del club giallorosso che proprio in queste ore si sono ritrovati costretti a salutare quello che per diverse stagioni fu il loro assoluto beniamino. Anche se non era un centravanti puro, il suo contributo in campo e la sua vena realizzativa gli hanno permesso di aggiudicarsi un posto nella leggenda.
Piuttosto che agire al centro dell’attacco preferiva partire da sinistra, impiego tattico che gli ha permesso di ritagliarsi un ruolo di assoluta importanza nel mondo del calcio professionistico. Per questo il 23 maggio d’ora in poi sarà sempre un giorno di lutto per tutta la città.
Calcio in lutto, se ne è andato il celebre bomber
Dallo scorso 23 maggio nella città romagnola non si fa altro che parlare delle sue gesta e di come figure come la sua siano importantissime per questo sport, addio dunque a Domenico Ciani che si è spento all’età di 78 anni. Una vita dedicata al Ravvena per lui che vestì per la prima volta i colori giallorossi nel 1965 per poi lasciarli definitivamente, con tanto di scarpini appesi al chiodo, nel 1974.
Nel corso di questo quasi decennio di calcio, Ciani è riuscito a conquistare tutti fino a diventare il terzo miglior marcatore nella storia del club romagnolo. Ben 60 realizzazioni per lui condite da solamente un calcio di rigore, numeri appartenenti certamente ad un calcio che oggi sembra lontano anni luce. Le sue non furono realizzazioni affatto banali visto che permisero al Ravenna di assestarsi tra Serie D e Serie C.
Una volta smesso con il calcio giocato, Ciani ha trovato una nuova occupazione. La società dell’epoca era diversa proprio come erano diversi gli introiti e smettere non garantiva la sicurezza di oggi. Per questo l’ex ala sinistra del Ravenna dopo aver smesso è diventato macellaio. Questo gli ha permesso di rimanere a stretto contatto con tutte le persone che gli hanno sempre voluto bene.