Ennesimo cordoglio da parte del mondo dello sport che ha visto andarsene una leggenda vivente: il suo ricordo sarà eterno.
Un nuovo dramma ha colpito i tifosi in queste ultime ore, costretti a salutare quella che è stata un’assoluta leggenda vivente dello sport italiano. Nel corso della sua avventura ha scritto la storia al punto da diventare uno degli atleti più importanti in assoluto in tutto il panorama azzurro.
Si tratta di una notizia che mai nessuno avrebbe voluto ricevere e invece anche per lui è giunta la sua ora. Un ennesimo dispiacere si aggiunge così alla già lunga lista di lutti che ha coinvolto lo sport nostrano negli ultimi mesi, anche il 2024 si è rivelato dunque particolarmente amaro sotto questo punto di vista.
Dopo aver abbandonato la carriera agonistica, già ricca di successi, il campione aveva deciso di rimanere nel suo sport di riferimento e lo ha fatto vestendo i panni del dirigente. Più precisamente quelli del presidente. Da qualche ora il suo nome è definitivamente entrato nell’Olimpo degli italiani migliori di sempre.
Addio al campione italiano, ha scritto la storia dello sport azzurro
Non che ci fosse bisogno della dipartita per riconoscere i suoi enormi successi, ancora lacrime per lo sport e i tifosi che hanno visto andarsene Luciano Acquarone. Fu un pioniere per l’atletica leggera ma si è da poco spento nella sua casa di Isernia all’età di 93 anni, città dove è nato e dove ha deciso di trascorrere la maggior parte della sua vita. La sua carriera agonistica è iniziata in via ufficiale nel secondo dopoguerra ed è durata davvero a lungo.
Basti pensare che anche pochi giorni prima della scomparsa ogni tanto amava ancora indossare il suo affezionato berretto al contrario, era diventato il suo tratto distintivo, e mettersi a correre. Cosa che ha fatto per tutta la vita, impossibile dimenticare il tempo di 2 ore e 38 minuti quando partecipò alla maratona alla veneranda età di 60 anni. Il suo periodo d’oro rimane però quello degli anni ottanta quando riuscì a collezionare vittorie e record di assoluto prestigio.
In carriera ha vinto 10 primati del mondo, 6 tornei continentali, 19 titoli iridati e 18 trionfi europei. Per quanto riguarda la maratona, nel 1972 con il tempo 2 ore e 20 minuti fece registrare la sesta migliore prestazione di sempre da parte di un’italiano per quanto riguarda questa disciplina. Tanti lo ricordano anche per essere stato uno dei precursori del movimento master. Una volta ritiratosi, divenne presidente della Maurina Olio Carli e diede vita a diverse competizioni ancora oggi seguitissime.