Il Dottore protagonista di un retroscena interessante con uno dei suoi rivali storici, Dichiarazioni fortissime del rivale.
Le rivalità sono probabilmente ciò che più appassiona di uno sport. Il racconto di una battaglia sportiva ha, da sempre, acceso qualcosa in chi la vive dall’esterno e, probabilmente, essere protagonista di una rivalità sportiva è ciò che ti proietta direttamente tra le leggende.
Nel corso della storia sportive sono tantissime le rivalità che abbiamo amato. Ricordiamo quella tra Ayrton Senna e Alain Prost, o tra Niki Lauda e James Hunt in Formula 1. Ricordiamo quelle calcistiche, con intere città a prendere parte alla sfida. Se, però, sei una leggenda dello sport, allora la rivalità ha un profumo diverso, perché tutti vorrebbero batterti o, quantomeno, riuscire ad entrare nelle frasi insieme al tuo nome.
È il caso di Valentino Rossi, che non ha bisogno di presentazioni, che durante tutto il corso della sua carriera ha vissuto diverse rivalità. Una di queste era con il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo. Lo spagnolo, cinque volte campione del mondo, non ha mai nascosto la sfida interna alla Yamaha.
Lorenzo-Rossi, le parole dello spagnolo: occhio allo scontro
Cinque anni dopo il suo ritiro, Jorge Lorenzo è tornato a parlare della rivalità tra lui e Valentino Rossi. Oggi gli animi dei due piloti si sono placati, con la pace fatta l’anno scorso attraverso l’invito alla 100km dei Campioni a Tavullia, nel ranch di Rossi.
Nel corso del podcast “The Wild Podcast”, lo spagnolo ha ammesso che la sfida tra lui e Rossi era fortissima. “Ci odiavamo fin dal primo momento. Forse la parola odio non è giusta, ma non volevo che fosse veloce. C’era molta antipatia. quando ero in 250 credevo di poterlo battere”, ha commentato Lorenzo.
“Io nel 2010 vinsi il mio primo mondiale e lui disse a Yamaha di scegliere tra me e lui. Yamaha gli rispose che se avesse dovuto scegliere allora avrebbe dovuto andare via. Per orgoglio andò in Ducati. Fece un paio di stagioni negative e infatti il nostro rapporto era migliore. Poi nel 2013 tornò con la coda tra le gambe accettando di essere il secondo pilota. Un po’ alla volta prese sempre più potere e diventò di nuovo 50-50, cominciammo di nuovo ad odiarci”. ha dichiarato Lorenzo.