Va al campione di casa, il sudafricano Thomas Aiken, l’edizione 2014 dell’Africa Open che si è giocata nel suggestivo percorso dell’East London Golf Club nella città omonima appunto in Sud Africa. Thomas ha completato i quattro giri con grande regolarità con una media perfetta di 66 colpi per un totale di 264 colpi (66 65 66 67, -20) sul par 71, stesso punteggio del britannico Ross Fisher (264 – 66 63 66 69) che dopo essere partito forte ha ceduto nelle ultime 18 buche. Allo spareggio, Aiken ha imbucato un clamoroso putt da 10 metri per chiudere subito i conti e intascarsi il primo assegno da 158.500 euro del montepremi complessivo di un milione. Terza piazza a un solo colpo per lo statunitense John Hahn e l’inglese David Horsey a 265 (-19) poi al quinto posto, staccati di duel colpi a 266 (-18) i sudafricani Jaco Van Zyl e Darren Fichardt, insieme all’inglese Richard Bland e il 22enne argentino Emiliano Grillo che era partito in testa nel giro finale. Gli italiani in gara sono stati eliminati al taglio: Marco Crespi, 96° con 140 colpi (66 74, -2), e Lorenzo Gagli, 132° con 144 (73 71, +2).
Africa Open 2013 a Fichard
Darren Fichardt trionfa nell’Africa Open 2013 in casa con un ultimo giro non privo di qualche difficoltà. È suo l’importante torneo in collaborazione tra European Tour e Sunshine Tour che si è giocato sul percorso dell’East London Golf Club (par 72) appunto ad East London Sudafrica. Per il 38enne originario di Pretoria è il quarto titolo in carriera. Ha consegnato un’ultima carta in 71 colpi a peggiorare leggermente il suo score altrimenti piuttosto immacolato in 69, 67 e 65 per un totale di 272 colpi a 16 colpi sotto il par. Seconda posizione per l’altro sudafricano Jaco Van Zyl e per il francese Gregory Bourdy (274, -14). Ancora un’altra buona prestazione di Lorenzo Gagli che ha chiuso al 17esimo posto. Dopo aver giocato tre turni a alto livello con tanti birdie, il duo di testa formato da Darren Fichardt e Jaco Van Zyl ha chiuso con svariati bogey che hanno un po’ macchiato la prestazione. Ma l’ingente vantaggio accumulato li ha protetti dalla rimonta del resto della truppa. Solo Gregory Bourdy è risalito forte arrivando ad agganciare proprio Van Zyl al secondo posto. Di più: Bourdy poteva mettere a segno il colpaccio ma dopo un eagle e due birdie è incappato anche lui nel bogey. Fichardt ha invece trionfato con la tranquillità di due colpi di vantaggio. Quarta piazza per un altro sudafricano. Con 275 (-13) troviamo infatti l’altro sudafricano Garth Mulroy. Quinta piazza con 277 (-11) per l’inglese Andy Sullivan, insieme al cileno Mark Tullo e agli altri sudafricani Desvonde Botes e Tjaart Van del Walt, poi nono con 278 (-10) il sempre piazzato portoghese Ricardo Santos (che ultimamente si sta comportando davvero molto bene), insieme all’argentino Emiliano Grillo e all’altro sudafricano Andrew Curlewis. Lorenzo Gagli è stato ancora una volta il migliore italiano. Peccato per l’ultimo giro in 73 colpi (uno sopra il par) che ha vanificato due giri ad alta qualità che l’avevano portato alla 12esima piazza. Il diciassettesimo posto vale però ulteriori punti (e dindi) preziosi per il prosieguo della stagione. Un doppio bogey alla 18 gli ha fatto perdere diverse posizioni. Gli altri italiani: Alessandro Tadini ha concluso al 67° posto con 290 (71 73 72 74, +2) e Matteo Delpodio al 71° con 291 (72 68 74 77, +3), anche loro con un finale piuttosto opaco. Non aveva superato il taglio il qualificato Aron Zemmer, 108° con 148 (74 74. +4).
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