Djokovic, appena scivolato al secondo posto nella classifica Atp, ha dimostrato ancora una volta la sua impressionante tenacia.
Era convinto di poter dire la sua anche al Roland Garros, torneo che spesso non regala niente a nessuno e incorona i campioni veri. Tuttavia, a causa di un grave problema fisico che ha colpito il menisco, il campione di Belgrado ha dovuto alzare bandiera bianca, dando la possibilità al collega Jannik Sinner di diventare numero uno al mondo.
Certo, l’infortunio che ha subito nell’ultimo match parigino contro Cerundolo non è niente se paragonato alla delusione di aver perso la prima piazza della classifica Atp: Djokovic, nonostante appunto giocasse da infortunato, ha tenuto testa al collega argentino vincendo un match dalla durata di ben quattro ore. È stata per una vera e proprio impresa mentale: a dirlo è stato anche il chirurgo che ha corretto il suo problema al ginocchio.
Djokovic, il medico che lo ha operato: “Il 99% delle persone sarebbe andato al pronto soccorso”
Il tennista serbo è noto per essere anche alla veneranda età di 37 anni un vero e proprio mastino: non molla mai in campo e gli ultimi risultati raccolti a Parigi dimostrano che ha ancora tanto da dire nonostante appunto l’età non sia dalla sua parte. E ora arrivano altre conferme sulla tenacia mentale del campione. Il chirurgo francese che lo ha operato a Parigi, il dottor Antoine Gerometta, ha speso parole importanti nei confronti dell’inesauribile atleta serbo.
“Considerato il grave infortunio, quello che ha fatto è stato straordinario, il 99% delle persone sarebbero andate al pronto soccorso“, ha detto Gerometta commentando lo spirito combattivo di Djokovic che non cala di intensità nemmeno di fronte agli infortuni degni di nota. Djokovic, ritirandosi inaspettatamente dal torneo capitolino, ha permesso al collega Sinner di diventare numero uno al mondo.
Il tennista altoatesino avrebbe preferito magari conquistare la prima piazza a seguito di una vittoria in campo, ma alla fine va bene anche così. Per quanto riguarda invece i tempi di recupero del serbo, essi sono ancora poco conosciuti. Si sa che il campione dovrà stare a riposo per almeno un mese, ma così facendo metterà a rischio sia la partecipazione a Wimbledon che alle Olimpiadi, due appuntamenti imperdibili per uno del suo calibro. Vedremo se riuscirà ancora una volta a stupirci recuperando prima del previsto.