Alcaraz e Djokovic soffrono più del dovuto il periodo post-Olimpiadi: le parole dell’ex campione non lasciano grosse speranze.
Mentre a New York Jannik Sinner lotta e spera nel secondo Grande Slam della sua pur sempre giovane carriera, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic raccolgono i cocci di una sconfitta, rimediata proprio negli Stati Uniti, che non è stata minimamente digerita.
Per loro due, gli ultimi due vincitori degli Us Open, uscire anticipatamente è stato sinonimo di amarezza. Entrambi avevano stupito a Parigi, arrivando in finale e regalando al pubblico mondiale uno spettacolo assoluto; poi, giunti negli States, hanno alzato bandiera bianca contro avversari molto inferiori sulla carta: Alcaraz è uscito contro Botic van de Zandschulp, mentre Nole contro Alexei Popyrin. Una doppia sconfitta che ha fatto rumore dato che entrambi erano dati per favoriti alla pari di Sinner.
Uno che di grande tennis se ne intende, Adriano Panatta, è stato molto netto su entrambi i campioni, prendendo in considerazione le fatiche parigine che hanno avuto effetti a dir poco imprevedibili. Forse qualcosa in più ce la si aspettava da Alcaraz, molto più giovane rispetto a Djokovic, eppure lo spagnolo, vincitore di Roland Garros e Wimbledon, ha perso completamente la testa nell’ultima gara degli Open di New York. Lui stesso ha compiuto una forte autocritica, dicendo che ha giocato una delle sue partite peggiori.
Per Panatta, intervistato durante la trasmissione ‘La Domenica Sportiva’, la sconfitta di Carlitos è collegata alle fatiche di Parigi: “Credo che a Carlos il match perso contro Djokovic gli rimarrà dentro per parecchio tempo. Nel tennis sei solo in campo, non hai supporto come nel calcio; nel calcio puoi anche non giocare se non stai bene, o ci sono i compagni che ti tirano su”.
Se Alcaraz negli Usa ha avuto problemi perlopiù di natura emotiva, Djokovic invece ha subito ripercussioni soprattuto di natura fisica, poiché la sua età avanzata si sta rivelando un grosso limite. “Lui ha fatto uno sforzo sovrumano per vincere quella finale e avrà bisogno di tempo per recuperare“. Così Panatta che comunque ritiene Nole ancora un tennista di grande livello e potenzialmente vincitore di altri tornei importanti, malgrado abbia perso recentemente la terza posizione nella classifica Atp, finendo dietro Sinner, Zverev (nuovo numero 2 al mondo) e Alcaraz.
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