Trionfo denso di soddisfazioni quello di Carlos Alcaraz a Parigi: il 21enne spagnolo ha perfino superato Rafa e Nole.
In un colpo solo, proprio mentre alcuni erano convinti che Jannik Sinner potesse legittimare la sua nuova posizione di numero uno del ranking mondiale, il giovane fenomeno ha piazzato la zampata. Proprio mentre altri, vedendo le straordinarie ed infinite risorse messe in campo da Novak Djokovic nel match di ottavi di finale contro Francisco Cerundolo, alla distanza è emerso l’erede più credibile, parlando di tennisti spagnoli, di Rafa Nadal.
Con l’ennesima rimonta messa a segno davanti all’estasiato pubblico del Philippe-Chatrier, Carlos Alcaraz da El Palmar, in provincia di Murcia, ha firmato un vero e proprio capolavoro. Prima infatti, in semifinale, ha recuperato uno svantaggio di due set ad uno contro Jannik Sinner.
Poi, nell’ultimo atto, ha ripetuto lo schema, annichilendo Sascha Zverev infliggendo al tedesco un durissimo 6-1, 6-2 negli ultimi due parziali. E dire che dopo aver perso 7-5 il terzo set pur essendo stato in vantaggio 5-2, in molti avevano creduto che la luce si fosse spenta. Macché.
Sebbene ancora incostante lungo l’arco di incontri che comunque, giova ricordare, hanno tenuto impegnato il campione iberico per oltre 4 ore sulla terra del Roland Garros, Alcaraz ha dimostrato ancora una volta di essere il tennista più talentuoso del circuito. Fortunatamente per i rivali, la testa non è ancora quella di un Sinner versione Malaga o del Nadal di Melbourne 2022. O di un Djokovic vecchio stile. Ma le premesse per almeno 10 anni di dominio sulla scena del tennis mondiale ci sono tutte.
Battendo Zverev nella finale di Parigi, Alcaraz ha intanto stabilito un primato esclusivo: 21 anni e 35 giorni, l’allievo di Juan Carlos Ferrero è diventato il più giovane giocatore di sempre ad ottenere un successo Slam su terra, erba e cemento (prima di lui l’australiano Lew Hoad aveva ottenuto il suo terzo Slam differente a 21 anni e 7 mesi, quando ancora non c’era il professionismo). Ma c’è dell’altro.
Come riportato su X dall’account OptaAce, l’amico-rivale di Jannik Sinner è il secondo giocatore più giovane dell’era Open a vincere tutte le sue prime tre finali del Grande Slam del singolo maschile. Solo il mitico Bjorn Borg, che ha completato la tripletta immacolata a 20 anni e 27 giorni, precede Carlitos in questa speciale graduatoria.
Grazie alla vittoria del Roland Garros, Alcaraz si è inoltre preso la posizione numero 2 del ranking mondiale, avvicinando poi sensibilmente lo stesso Sascha Zverev per la lotta alla piazza d’onore dell’ATP Race del 2024.
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