Alcaraz, sos Australian Open. La situazione si complica: le notizie che giungono dalla Spagna non sono affatto rassicuranti.
Il 2022 è stato per Carlos Alcaraz ciò che il 2023 è stato per Jannik Sinner. L’anno dell’ “esplosione”, dell’effettiva consacrazione a mostro sacro del tennis. E sembra, infatti, che il tennista altoatesino stia in un certo senso calcando le orme del suo amico e rivale originario di Murcia, in Spagna.
Al nativo di San Candido manca solo un titolo Slam nella sua collezione di traguardi e di successi: per il resto, sebbene sia inteso che l’iberico abbia bruciato le tappe e che sia un fenomeno, non ha assolutamente nulla da invidiargli. Anzi, arriverà di certo anche quello, per come si sono messe le cose. Basti pensare, per rendere l’idea di quanto simili siano i loro percorsi, che Sinner, quest’anno, è stato insignito dello stesso riconoscimento che è spettato, per ben due anni di fila, al suo antagonista per eccezione. Quello riservato, cioè, nell’ambito degli Atp Awards, al giocatore che più è migliorato nel corso della stagione.
Ma hanno un’altra cosa ancora in comune, Jannik e Carlitos. Hanno alle spalle delle figure che si sono rivelate imprescindibili ai fini delle loro rispettive carriere. Che hanno saputo farsi bussola e faro, plasmare dei talenti che in tanti non avrebbero saputo maneggiare e che avrebbero, anzi, sprecato.
Peccato solo che il tennista di Murcia dovrà fare a meno per un po’ del suo mentore. E proprio nel momento in cui la situazione, con l’improvvisa ascesa di Sinner, si è complicata ulteriormente.
Juan Carlos Ferrero non potrà accompagnare Alcaraz nell’ormai imminente trasferta australiana. Non sarà nel box, quindi, neanche in occasione dello Slam di Melbourne, che inaugura di fatto la stagione. L’ex campione, che allena Carlitos da anni e che ha fatto di lui una vera e propria stella, si è sottoposto ad un intervento in artroscopia al ginocchio sinistro. A lanciare l’indiscrezione è stato il quotidiano sportivo Marca, che ha fatto sapere che potrebbe peraltro volerci un po’, prima che l’ex numero 1 del mondo possa camminare senza stampelle e riprendere a viaggiare, dunque, in compagnia del suo pupillo.
Potrebbe volerci il mese di marzo, secondo i rumors che arrivano dalla Spagna, ma niente paura. Ferrero ha lasciato Carlos in buone mani: ad accompagnarlo ci sarà Samuel Lopez, attuale coach di Pablo Carreño Busta, che al Queen’s sedeva nel box di Alcaraz. Lavora nell’Accademia di Ferrero da tempo e Juan Carlos si fida ciecamente di lui, motivo per il quale ha pensato che si trattasse di una valida alternativa. Ma basterà davvero a far sì che l’iberico si senta al “sicuro” come quando incrocia gli occhi del suo mentore?
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