Il campione spagnolo, numero tre al mondo, sorride dopo il trionfo di Wimbledon: niente da fare per il rivale Sinner.
Del dualismo Sinner-Alcaraz se ne parla, in modo più o meno continuativo, da diversi anni. Ogni volta che i due rivali scendono in campo, nei vari tornei del mondo Atp, la curiosità degli appassionati raggiunge livelli incredibili.
Del resto, è abbastanza normale che sia così: parliamo di due giovani campioni, di due stelle che domineranno il tennis per i prossimi 10/15 anni. E facciamo riferimento anche agli unici due tennisti che si sono aggiudicati i tre Grandi Slam finora disputati: Australian Open per Sinner, Wimbledon e Roland Garros per Alcaraz.
La recente vittoria di Alcaraz a Londra ha però un sapore del tutto speciale. Con questa straordinaria vittoria, il fenomeno spagnolo ha conquistato l’ennesimo record della sua ancora giovanissima carriera. Sinner nel frattempo non può fare altro che guardare.
Quando si parla di Carlos Alcaraz, non si può non far riferimento alla sua precocità: il classe 2003 ha raggiunto risultati che altri campioni nella storia hanno conquistato dopo anni e anni di professionismo. Inutile dire che lo spagnolo ha ancora margini di miglioramento e rischia seriamente di minacciare il primo posto Atp dell’amico Jannik Sinner, due anni “più anziano” di lui.
Ma con la vittoria sull’erba di Wimbledon, Alcaraz ha aggiunto altri record alla sua già corposa bacheca. Il dato più impressionante riguarda il numero di Slam vinti – ben quattro su quattordici competizioni giocate – che dopo il trionfo londinese hanno spedito lo spagnolo accanto a Boris Becker, Mats Wilander e Bjorn Borg, gli unici prima di lui a portarsi a casa quattro Slam prima di compiere i 22 anni. Inoltre, nell’era Open solo Federer, Nadal, Borg e Djokovic sono riusciti a vincere Wimbledon e Roland Garros nel medesimo anno.
Insomma, sono dati incredibili e che sono destinati giocoforza a crescere, essendo lo spagnolo non ancora del tutto sazio di trofei e primati. Alcaraz stupisce tutti poiché nonostante l’età giovanissima possiede una forza mentale impressionante, che gli permette di tirare fuori una grinta da leone anche nei momenti meno semplici.
Una forza mentale che ricorda molto quella dei suoi idoli Rafa Nadal e Roger Federer, che alla sua età non erano ancora riusciti a portare a casa così tanti trofei. Il futuro è tutto dalla parte dello spagnolo, a Sinner il compito di fermarlo in qualche modo.
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