Un grande campione sul viale del tramonto incorona il campione italiano: Sinner fa sempre più paura ai suoi rivali.
Si sente spesso parlare, soprattutto da quando uno di loro ha appeso la racchetta al chiodo, dei Big Threee. Ovvero di quei tre tennisti che hanno dominato la scena mondiale negli ultimi 20 anni, alternandosi nelle vittorie dei Major, strappandosi reciprocamente record su record, e rivaleggiando per la supremazia nel ranking ATP.
La longevità ad altissimi livelli di Roger Federer – il più anziano, sebbene ancora per poco, numero uno della classifica mondiale di tutti i tempi – Novak Djokovic (che nel 2023 a cavallo dei suoi 36 anni ha vinto 3 prove su 4 dello Slam) e Rafa Nadal (anch’egli capace di vincere due Major alla veneranda età di 35 anni) ha fatto cadere un po’ nel dimenticatoio un grande rivale dei tre fenomeni.
Uno che, ad un certo punto della sua carriera, è stato in vetta alla classifica mondiale. Uno che ha conquistato 2 Wimbledon e uno Us Open, arrivando altre 8 volte all’ultimo atto di un Major perdendo l’ultima partita. A metà della seconda decade degli anni 2000 si parlava infatti di Fab Four, non di Big Threee. Il quarto moschettiere, uno che ancora prova a risalire la china nonostante le quasi 37 primavere sulle spalle è Sir Andy Murray.
Uno che non ha bisogno di troppe presentazioni. Intervistato da ‘Tennis365.com‘, il campione di Glasgow ha detto la sua sul fenomeno Sinner. Sbilanciandosi in giudizi che non lasciano troppo scampo ai rivali del campione azzurro.
L’idolo di inglesi e scozzesi, uno che ha riportato nel Regno Unito il titolo di Wimbledon in campo maschile dopo 77 anni di astinenza è rimasto impressionato dalla crescita impetuosa del talento di San Candido. “Guardandolo giocare, posso dire che i campi in cemento sono quelli in cui il suo tennis si esprime al meglio, ma credo che per il suo modo di colpire la palla possa ottenere grandi risultati anche in altre condizioni“, ha esordito Murray.
Dopo aver descritto nei minimi particolari cosa lo abbia colpito di più nella vittoriosa rimonta ai danni di Daniil Medvedev nella finale di Melbourne, lo scozzese ha fatto la sua profezia: “penso che abbia grandi possibilità di fare molto bene anche nei Championships. Dopo aver conquistato il suo primo Slam, sono sicuro che ne otterrà altri“, ha sentenziato il britannico. Un’investitura vera e propria, insomma, che non avrà fatto troppo piacere agli avversari di Jannik.
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