Atletica, caso di doping: tre anni di squalifica, persi record e medaglia

Un nuovo caso di doping scuote il mondo dell’atletica leggera dal momento che arriva come un fulmine a ciel sereno. L’ente internazionale ha deciso di usare il pugno di ferro: tre anni di squalifica e niente record e medaglia. Insomma, si tratta davvero di un duro colpo per la sua carriera.

Il doping nel mondo dello sport continua ad essere un problema praticamente all’ordine del giorno. Nonostante le tecniche di indagine, per così dire, si sono fatte sempre più precise e difficili da violare, non mancano mai casi di atleti che cercano di sfuggire a queste maglie e ad usare farmaci per migliorare le loro performance. Stavolta il caso in questione riguarda il mondo dell’atletica leggera e coinvolge uno dei talenti più fulgidi su scala mondiale. La squalifica, in tal senso, è di quelle importanti, dal momento che dovrà fare i conti adesso con uno stop di tre anni. Niente record e medaglia, dunque, per lei.

Doping
Un caso di doping scuote l’atletica leggera: squalifica esemplare per la campionessa, che sarà costretta a fermarsi per 3 anni

Atletica, lunga squalifica per la campionessa

I casi di doping, nelle varie discipline sportive, si stanno facendo particolarmente numerosi e questa tendenza non può non preoccupare. Certamente le autorità ma anche i semplici, per così dire, appassionati.

Ad essere suo malgrado protagonista in questo caso è l’atleta nigeriana, classe 2001, Nzubechi Grace Nwokocha, che rappresenta uno dei prospetti più interessanti su scala internazionale. La sua positività risale al 2 agosto 2022, in occasione dei Commonwealth Games di Birmingham. L’atleta in questione chiuse davanti a tutti, aggiudicandosi una medaglia d’oro ed il record nazionale ed anche africano. Dopo questa positività, però, come è anche normale che sia, il discorso cambia in maniera radicale.

Squalifica Nwokocha
L’atleta Nwokocha, uno dei più grandi talenti al mondo, squalifica per tre anni per doping: le ultime

Doping Nwokocha, tre anni di squalifica per la campionessa

L’atleta, nel frattempo, non ha dimostrato né l’involontarietà dell’assunzione né tanto meno la provenienza di queste sostanze non ammesse e per questo la squalifica è stata, di fatto, inevitabile. Per lei, dunque, parte uno stop di 3 anni che rappresenta un danno difficile da calcolare per quella che è la sua carriera. Oltre a questo, poi, c’è da tenere in considerazione anche il danno alla sua immagine. La condanna è arrivata con la formula del patteggiamento, con l’atleta che ha dunque rinunciato allo scontro testa a testa con l’ente AIU.

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