Nel mondo dell’atletica arriva un autentico terremoto che rischia di lasciare dietro sé davvero solo macerie. Ben nove atleti, infatti, sono stati sospesi a causa del doping ed in tal senso le squalifiche rischiano di essere a dir poco pesanti. Le ultime notizie che arrivano in tal senso sono un campanello d’allarme.
Il doping, nel mondo dello sport in senso assoluto, continua a rappresentare un problema a dir poco esteso che genera diverse forme di preoccupazione. E che spinge, ovviamente, molti tifosi e sostenitori di varia natura ad allontanarsi, con il movimento che ne perde di credibilità. Adesso un nuovo terremoto mette a rischio, come si suol dire, l’intero movimento. Ben nove atleti, infatti, sono stati sospesi a causa di un autentico terremoto doping. Andiamo a vedere in maniera dettagliata che cosa è successo e quali sono le svolte che si celano dietro questa vicenda. Assolutamente da condannare, come è normale che sia. E che coinvolge atleti provenienti da più zone del mondo..
Atletica, terremoto per il doping
Il mondo dell’atletica subisce uno scossone a dir poco intenso ed importante, dal momento che una ondata di test antidoping sospetti sono emersi. Ed hanno, come è normale che sia, ad una sospensione di ben 9 atleti. Andiamo a vedere le ultime notizie a riguardo.
L’AIU, infatti, ha comunicato la sospensione, come detto, di ben 9 atleti per violazioni alle norme antidoping. Tali violazioni sono state riscontrate nelle scorse settimane ed ora sono state comunicate in maniera ufficiale. Andiamo a vedere insieme chi sono questi atleti sospesi, dal momento che ci sono autentiche eccellenze di questo sport.
9 atleti sospesi per uso di sostanze dopanti
Nei giorni scorsi, probabilmente in questo medesimo filone di indagine, per usare un termine della cronaca giudiziaria, era stata sospesa l’atleta etiope Zerfe Wondermagegn, ovvero un pezzo da 90 dei 3000 siepi femminili. Questi i nomi dei nove atleti che vengono sospesi: John Hakizimana (Rwanda), Rebecca Jepchirchir Korir (Kenia), James Gikunga Karanja (Kenia), Purity Temutai Komen (Kenia), Yousef Mohammed Al-Asiri (Arabia Saudita), Esther Birundu Borura (Kenia), Vilmante Stašauskaitė (Lituania), John Tello Zuniga (Colombia), Farida Soliyeva (Uzbekistan). Insomma, una situazione davvero da tenere sotto controllo anche per i possibili danni che potrebbero arrivare in futuro.