Anche in questa stagione Max Verstappen sta dominando in lungo e in largo. L’olandese della Red Bull ha vinto tre gare su quattro.
Il poker iridato è quasi servito. Siamo solo all’inizio della stagione di Formula 1 ma il destino di questo mondiale piloti sembra già segnato: la Red Bull di Max Verstappen ha infatti conquistato tre gran premi su quattro, tagliando il traguardo in beata solitudine. Finora, a parte il passo falso di Melbourne, i pronostici della vigilia sono stati ampiamente rispettati.
Le vetture di Milton Keynes risultano ancora una volta inavvicinabili per chiunque, anche per una Ferrari apparsa comunque in netta crescita. La Rossa è di gran lunga la seconda forza di questo mondiale ma non ancora in grado di mettere seriamente in discussione l’egemonia della Red Bull.
Max Verstappen si appresta così a centrare il quarto titolo consecutivo, impresa identica a quella compiuta da Sebastian Vettel, sempre alla guida di una Red Bull, tra il 2010 e il 2013. Una delle domande che circolano in proposito nell’ambiente è se Super Max sia da considerare uno dei più grandi di tutti i tempi o se la mancanza di avversari sminuisca in qualche misura il suo valore.
Un quesito, questo, a cui ha risposto uno che di titoli mondiali ha un’enorme e approfondita conoscenza. Un campione che tra la metà degli anni ottanta e l’inizio dei novanta conquistò la bellezza di quattro titoli mondiali, tre al volante della McLaren e l’ultimo con la Williams.
Stiamo parlando del ‘Professore’, del leggendario Alain Prost, protagonista di epici duelli con un altro fuoriclasse assoluto come Ayrton Senna. e altri piloti straordinari del calibro di Nigel Mansell. In un’intervista rilasciata alla celebre rivista americana Sports Illustrated, l’ex fuoriclasse francese ha voluto sottolineare come in questi ultimi anni Verstappen e la Red Bull non abbiano avuto avversari.
“Un campionato vale di più per chi lo vince quando c’è una battaglia tra due o tre squadre”. In fondo come accadeva quasi quaranta anni fa quando McLaren, Williams e Ferrari duellavano senza esclusione di colpi. Prost sottolinea poi un altro aspetto relativo stavolta alla presunta concorrenza.
“Mercedes e Ferrari avrebbero maggiori possibilità se, come la Red Bull, trovassero un vero primo pilota e si concentrassero maggiormente su questo. È un peccato che al momento non ce l’abbiano”. A Maranello pensano di aver risolto il problema ingaggiando Lewis Hamilton. Staremo a vedere.
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