Gli appassionati di tennis sono preoccupati per le condizioni di Matteo Berrettini, il rientro in campo è tutto da valutare.
Matteo Berrettini non ha iniziato il suo 2024 al meglio, il ritiro dagli Open di Australia ha allontanato nuovamente il tennista romano dall’attività agonistica e con dettagli preoccupanti che emergono proprio dalle sue recenti parole.
La sfortuna si è accanita contro Matteo Berrettini che da tempo è fermo ai box. Il suo rientro nel primo grande slam era atteso dai tifosi, ma si è ritirato prima ancora di scendere in campo contro il greco Tsisipas. I nuovi problemi al piede hanno avuto la meglio, il romano è rimasto ancora fermo a guardare, in questo caso, il meritato trionfo dell’amico Jannik Sinner.
Berrettini, ex numero sei al mondo nel ranking Atp, non gioca una gara da agosto 2023 e non parteciperà al prossimo Atp di Marsiglia. Gli organizzatori non hanno concesso la wild card al tennista italiano, l’amarezza per questa situazione di stallo resta sempre in evidenza.
Il tennista italiano, nei giorni scorsi, è stato ricevuto al Quirinale insieme agli altri colleghi italiani per celebrare istituzionalmente la conquista della Coppa Davis. Berrettini era fermo per ko a novembre, per l’atto finale della competizione, ma ha dato un grande contribuito nelle fasi di qualificazione. Il romano, comunque, resta un punto di riferimento importante per lo sport italiano e sa benissimo come dovrà concentrarsi senza lasciarsi abbattere. Anche per questo, Berrettini vorrà dire basta alla precarietà, scenderà in campo solo se pronto e in forma al 100%.
Una scelta motivata proprio da quanto successo in Australia e dalla consapevolezza di non volere più rischiare altri acciacchi in campo. Berrettini, come riporta Tennis Italiano, ha confermato i suoi propositi: “Non voglio più avere questi step che stanno massacrando il mio fisico ma soprattutto la mente” e la visita istituzionale dal presidente Sergio Mattarella sarà sicuramente da sprone per il prossimo futuro.
Berrettini ha i mezzi per tornare protagonista: è stato al centro dell’attenzione due anni e mezzo fa, il suo trionfo di Wimbledon arrivò quasi in contemporanea con la vittoria della nazionale di calcio agli europei. Sembrava destinato a scalare anche il podio nel ranking Atp ma i problemi fisici lo hanno penalizzato ben più del dovuto.
In questo momento della stagione è sceso oltre la top cento e ricorrerà al ranking congelato, ovvero il sistema che permette ai tennisti di restare fermi in classifica senza ulteriori scossoni in caso di assenze prolungate (almeno sei mesi) per infortunio. Anche per questo, la sua preparazione sarà scrupolosa e non avrà fretta di tornare a tutti i costi in campo.
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