Il tennista romano, dopo l’infortunio occorso a New York, si prepara al ritorno in campo nello stesso torneo di Rafa Nadal
Ci sono mancati. Eccome se lo hanno fatto. Pur con un percorso del tutto diverso – Berrettini ha giocato diverse partite, avendo molteplici infortuni durante l’anno, mentre Rafael Nadal è fermo dallo scorso 18 gennaio – il romano e l’iberico hanno vissuto un 2023 da incubo.
Matteo non ha fatto in tempo a recuperare dall’ultimo guaio fisico (la rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore) per poter partecipare alla Final Eight di Coppa Davis. Ha fatto il tifo dalla panchina, d’accordo. È stato prezioso con i suoi consigli ai compagni, tutto vero. È stato anche ringraziato da Jannik Sinner – autentico trascinatore degli azzurri alla vittoria della mitica Insalatiera – ma stare in campo è tutta un’altra cosa. Competere sul terreno di gioco ha un sapore inevitabilmente differente.
Non parliamo nemmeno di cosa abbia dovuto sopportare il campione maiorchino. La lesione al muscolo ileopsoas della gamba sinistra, con conseguente operazione subita proprio il giorno del suo compleanno – il 3 giugno – lo ha messo fuori causa per tutta la stagione. Due sole partite, con un bilancio di una vittoria e una sconfitta, rappresentano il magro resoconto del 2023 del fuoriclasse di Manacor.
I due sono ora pronti a tornare, e lo faranno curiosamente nello stesso torneo. Quello di Brisbane, il cui tabellone principale prenderà il via il 31 dicembre. Per l’ex allievo di Vincenzo Santopadre però, ci sarà uno scoglio preliminare da superare due giorni prima.
Scivolato addirittura al numero 92 del ranking mondiale dopo una stagione che definire sfortunata è dire poco, Berrettini – che nel frattempo ha scelto di affidarsi a Francisco Roig come allenatore – dovrà partire dal tabellone delle qualificazioni per giocarsi le sue carte nel torneo 250 della città australiana.
Il mancino spagnolo, che occupa a sua volta la casella 663 della classifica mondiale, potrà invece godere del ranking protetto: il meccanismo che l’ATP mette a disposizione di tutti quegli atleti che restano fuori dai campi per infortunio – o per un gravidanza, nel caso del circuito WTA riservato alle donne – per almeno 6 mesi filati.
L’iberico è quindi già inserito nel tabellone principale di Brisbane, in attesa di conoscere il suo primo avversario dopo un’attesa lunga oltre 11 mesi. Sulla sua strada il 22 volte campione Slam potrebbe trovare proprio l’azzurro, per un affascinante scontro che sarebbe solo il terzo tra i due. Nadal o no, per il finalista di Wimbledon 2021 è assolutamente necessario accedere al main draw per incontrare avversari di un certo livello in vista del grande appuntamento di Melbourne di metà gennaio.
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