Polemica viva nel circuito ATP dopo le pesanti dichiarazioni del campione, che ha attaccato i vertici del tennis.
Mentre, nel corso degli ultimi mesi, i circuiti ATP e WTA hanno stretto accordi per centinaia di milioni di euro con PIF (il fondo sovrano dell’Arabia Saudita) per una partnership che prevede una collaborazione sempre più stretta, che ha i suoi riflessi anche in denominazioni storiche come quella del ranking, loro, i tennisti, i diretti protagonisti dello spettacolo, sono divisi.
C’è chi ha accolto questa nuova fase dello sport con grande entusiasmo – per via dei montepremi sempre più alti a disposizione, e c’è chi invece, forse per via di una situazione economica già florida, o per questioni afferenti la troppa stanchezza per un calendario sempre più fitto, sta sollevando delle proteste. Talvolta plateali. Spesso espresse a mezzo stampa e senza troppi peli sulla lingua.
È sostanzialmente quello che è accaduto a Madrid nel corso della conferenza stampa a cui Daniil Medvedev, vincitore – a fatica – del match di secondo turno contro l’azzurro Matteo Arnaldi, ha partecipato davanti ad una folta platea di giornalisti.
Dopo un rapido excursus sul suo match, e sulle ‘solite’ difficoltà riscontrate sulla terra rossa, il russo ha iniziato la sua invettiva contro i grandi dirigenti che prendono le decisioni sul calendario agonistico. Le parole di Medvedev non sono certo passate inosservate.
“Andrebbero rivisti i calendari, spero si faccia qualcosa che permetta di crescere al nostro sport. Dopo gli Australian Open ho vissuto un mese in cui facevo fatica a sedermi davanti alla televisione e guardare il tennis“, ha esordito l’ultimo finalista a Melbourne.
“Non so nemmeno chi abbia vinto a Montpellier o a Cordoba – due tornei disputatisi subito dopo lo Slam australiano, ndr -. La cosa che per me conta è che non vorrei di certo giocare a Capodanno“, ha concluso.
Sarebbe interessante a questo punto conoscere la posizione di Medvedev a proposito del ‘Six Kings’ Slam’, il nuovo torneo patrocinato ovviamente da PIF che si svolgerà ad ottobre in Arabia Saudita. E per il quale il moscovita ha già ricevuto l’invito di partecipazione. Giova ricordare che il vincitore incasserà un montepremi di ben tre volte superiore a quanto messo in tasca da Carlos Alcaraz per il trionfo a Wimbledon 2023.
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