Abbandonata (sembra) l’idea di piantare gramigna al posto della tradizionale erba nei campi da golf, dal Giappone arriva un’idea ecologica che potrebbe sfruttare queste grandi distese erbose per aiutare l’ambiente. Come? Con il bioetanolo che sarà estratto dai campi da golf.
Solitamente il bioetanolo si estrae da coltivazioni di mais o barbabietola da zucchero, ma ultimamente i costi sono lievitati così da invitare gli esperti a pensare a altri fonti. I campi da golf, si diceva, producono tantissima erba che viene regolarmente tagliata per mantenere i fairway e i green sempre a puntino, dunque la quantità di “materiale” a disposizione sarebbe notevole per produrre il bioetanolo.
L’erba contiene alte quantità di fibra come la cellulosa che viene trasformata in zucchero utilizzando gli enzimi appositi (acremonium cellulase e endoglucanase): con un grammo di erba si ottengono 0.15 grammi di etanolo. I benefici sono notevoli: l’efficenza del procedimento e l’utilizzo di una risorsa che andrebbe poco sfruttata se non persa.
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