Non è una grossa notizia, il fatto che io sia andato all’Open d’Italia che si è concluso ieri al Royal Park dei Roveri a Torino, anzi forse non interessa proprio a nessuno. Ma vorrei condividere con voi le impressioni sulla gara e su quanto valesse la pena acquistare il biglietto d’ingresso. Sono riuscito a conciliare gli impegni lavorativi e personali in modo da poter andare al venerdì in occasione del secondo giro.
Faccio la doverosa premessa di non aver pagato il biglietto d’ingresso, ma di aver sfruttato l’accredito in quanto professionista di golf. Però mi sono immaginato di valutare la giornata come se avessi pagato i 23 o 33 euro che buona parte dei golfisti ha dovuto sborsare per mettere piede al golf.
–Biglietteria e posteggi
La prima considerazione va all’organizzazione dei biglietti e dei posteggi. L’impressione è stata sicuramente positiva, tutto era perfettamente indicato lungo la strada, io arrivavo da Milano, ed è stato semplice trovare posteggio, recuperare il biglietto e salire sulle comode navette che facevano la spola tra i posteggi ed il golf con una frequenza quasi continua.
–Chi paga davvero?
Mi sono subito accorto di non essere l’unico eletto a non dover pagare il biglietto, meglio così, ma in molti erano: amici di BMW, amici di amici di BMW, accreditati FIG (sino al 5° di parentela presunta o acquisita) e altri vari ed eventuali. Mi sono chiesto come si dovessero sentire i “fortunati figli/amici di nessuno” che hanno pagato il biglietto intero. Scommetto anche che proprio quelli che hanno pagato il biglietto si sono dimostrati poi i più educati ed attenti al rispetto dei giocatori, come anche i più desiderosi di golf e poco attenti invece alle PR che all’Open d’Italia hanno sempre un ruolo fondamentale.
–Villaggio Commerciale
C’era? Ah si, molto bello, esteticamente, ma che c’entra tutto questo con il golf? Pochi espositori e che non hanno nulla a che spartire con il gioco, con rare eccezioni. Quasi del tutto superfluo guardare gli stand. Forse il pro-shop avrà fatto buoni affari, ho visto che aveva molti prodotti esposti, alcuni anche in offerta.
–Villaggio VIP
Mi sono intrufolato nel villaggio VIP, quello con la terrazza panoramica sul green della 18. Gli ospiti facevano conversazione così piacevolmente che per fortuna non sono mai stati disturbati dai giocatori che puttavano sul green…
Ospiti importanti tra cui alcuni degli sponsor principali della gara, un sacco di amici tutti che si salutano, ma si sa com’è il mondo del golf, basta girarsi un attimo e…
–Servizio ristorazione
Bello, al centro del villaggio commerciale, dotato di tanti tavolini con vista tabellone degli scores e TV, ottimo… Peccato che alle 13 circa avessero finito i panini con una folla ancora in coda alle casse per lo scontrino. I rinforzi sono arrivati nel giro di qualche minuto. Pensavano che non si mangiasse? Uno che paga 23/33 euro per vedere l’Italian Open avrà anche il budget per un panino no? Nel 2012 c’è ancora un posto dove non accettano bancomat o carte di credito, meno male che ero con un amico che mi ha gentilmente prestato del contante che con i miei 5 € in tasca non avrei fatto molto.
–Campo pratica
Ottima visuale sui giocatori specie quelli che non si sono nascosti nel lato destro, inaccessibile agli spettatori.
–Campo e gara
Il campo era in condizioni spettacolari, i percorsi per seguire i giocatori ben segnalati. Il tempo era così perfetto che con cielo terso e temperatura ideale ha reso la mia passeggiata in campo già piacevole di per se. Anche se solo al secondo giro i rappresentanti italiani avevano già un seguito abbastanza considerevole, ma tutto sommato era comunque facile seguire il proprio campione preferito senza dover troppo sgomitare con gli altri spettatori.
–Nel complesso
Sono contento di essere andato a vedere il BMW Italian Open 2012, anche se avessi dovuto pagare il biglietto lo avrei fatto lo stesso, del resto è anche lavoro per me e quindi è più giustificato. Il golf giocato, il field dei partecipanti e la passeggiata in se sono gli elementi positivi che ho riscontrato. Il lato negativo invece va a tutto il contorno dell’Open che secondo il mio punto di vista c’entra poco con il gioco del golf e soprattutto con quel golf di cui avremmo bisogno per far davvero crescere i numeri e per destare l’interesse di chi è un potenziale golfista.
E voi? Siete andati a vedere l’Open? Come lo avete vissuto?