C’è una bomba che riguarda Paulo Fonseca e il suo futuro al Milan: l’esonero è ormai la soluzione più ovvia visto l’annuncio appena arrivato
Il Milan ha tutte le intenzioni di riprendersi in classifica e di lottare per i primissimi posti. Tuttavia, la stagione non sta proseguendo come previsto, con la distanza dalla vetta che aumenta sempre di più ogni giornata che passa. E questo rende difficile anche la lotta per qualificarsi alla prossima Champions League, visto che chi sta davanti viaggia a un ritmo elevato.
Paulo Fonseca vorrebbe dare la scossa a una squadra che quest’anno si sta sgretolando sempre di più. Tra l’allenatore portoghese e i senatori della squadra non scorre buon sangue, lo dimostrano le dichiarazioni del tecnico che vorrebbe una scossa. Chi ne paga le conseguenze è il Milan, soprattutto i suoi tifosi, che non vedono unione nel club.
Ma i messaggi che fa passare Fonseca sono quelli di un allenatore con gli attributi, a cui non sta bene una situazione creatasi fin dall’inizio. Il portoghese non è uno ‘yes man’ e lo sta dimostrando, allo stesso tempo al Milan serve che i giocatori più rappresentativi siano in grado di dare il massimo in campo per raggiungere gli obiettivi comuni.
Milan, l’attacco di Fonseca che fa discutere
A parlare dell’attacco di Fonseca dopo la vittoria contro la Stella Rossa è stato Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ai microfoni di ‘Tutti Convocati’ su Radio 24: “Sembrava che Fonseca volesse farsi mandare via con quell’attacco molto duro alla squadra. Il problema è che non riesce a sfruttare il potenziale altissimo di questa squadra”.
Una dichiarazione chiarissima quella di Zazzaroni, che dà l’idea di ciò che è il Milan in questo momento. Da Theo Hernandez a Davide Calabria, sono finiti loro nel mirino del tecnico rossonero come riferito dalla Gazzetta dello Sport. Non c’è coesione, tant’è che i messaggi sui social mandati dai giocatori sono inequivocabili, così come la difesa di Maignan sui due senatori dello spogliatoio.
Fonseca ha dichiarato in conferenza riguardo il capitano che: “Il Milan ha tre capitani: Calabria, Theo e Leao. Immaginate se lo avessi cambiato, voi mi avreste ammazzato. Se sono d’accordo o meno è un altro discorso, rispetterò la gerarchia fin quando riterrò di non poterlo più fare”. Insomma, la situazione è molto delicata. E chissà che non possa portare a un addio anticipato del tecnico portoghese con l’esonero.