Una delle leggende del tennis italiano ha appoggiato il talento altoatesino nella sua ‘rivoluzionaria’ scelta fatta a Parigi
Era in forma. Era stato anche sorteggiato da una parte del tabellone che gli avrebbe probabilmente consentito, senza troppi problemi, di arrivare ai quarti di finale. Poi si sarebbe giocato le sue chances contro Andrey Rublev, proprio il tennista che lo segue sia nel ranking ATP che nella Race del 2023. Non è stato possibile, e non a causa di una sconfitta. Ma per colpa dell’iniqua organizzazione del Masters 1000 di Parigi-Bercy.
Ma ricostruiamo cosa è accaduto. Impegnato, nella sessione serale del suo match d’esordio nel torneo indoor più prestigioso del circuito contro lo statunitense Mackenzie McDonald, Jannik Sinner ha terminato il suo incontro alle 2:37 della mattina. Stabilendo tra l’altro il record assoluto del torneo per la partita terminata più tardi.
Gli organizzatori avevano messo in programma il suo successivo match, quello di ottavi di finale contro Alex De Minaur, alle 15:30 del giorno successivo. Un’autentica follia. Un pasticcio che già aveva iniziato a puzzare di marcio nella serata di mercoledì, quando le gare del palinsesto pomeridiano si erano trasformate in autentiche maratone, come quella – tra l’altro molto emozionante – tra l’idolo di casa Ugo Humbert ed Alexander Zverev.
Dovendo necessariamente giocare non solo dopo l’incontro del tedesco, ma anche dopo quello seguente, in cui Rune ha fortunatamente liquidato abbastanza velocemente Thiem, il talento azzurro è sceso in campo all’una del mattino. Nell’impossibilità di avere un tempo minimo a disposizione per riposare, Jannik ha optato per il ritiro dopo aver vinto il suo confronto contro l’americano.
Una decisione quasi sacrosanta, che ha ottenuto l’appoggio di tanti addetti ai lavori, di leggende del tennis azzurro e anche, qualche giorno dopo, dal sindacato dei giocatori.
Bertolucci categorico su Sinner: “Ha fatto benissimo”
Paolo Bertolucci, ex tennista azzurro nonché componente dei ‘Fantastici 4’ che nel 1976 alzarono al cielo la Coppa Davis, si è schierato apertamente con Sinner nella sua decisione di abbandonare la competizione.
“Capisco Sinner. Come avrebbe fatto a giocare? Se finisci di giocare alle 3, tra massaggi ed interviste significa addormentarsi alle 5. Come fa così ad affrontare un avversario che invece ha finito di giocare nel pomeriggio?“, si è chiesto il toscano nel corso di un intervento su TvPlay.it.
“Jannik avrebbe rischiato infortuni e non ci sarebbe stata nessuna possibilità. Ha fatto benissimo a non giocare. Speriamo sia raccolto questo suo grido, ma non credo che faranno qualcosa. Stanno massacrando il tennis“, ha concluso Bertolucci.
Lo stesso Sinner ha spiegato nel dettaglio la sua amara decisione, a causa della quale ha dovuto lasciare una kermesse a cui teneva particolarmente. E per motivi di prestigio, e perché gli avrebbe consentito di fare le ultime grandi prove generali verso le ATP Finals di Torino. Dove, ne siamo certi, nessuno finirà di giocare alle 2:30 del mattino.