Anche il fuoriclasse svizzero ha partecipato al dibattito sul caso di doping inconsapevole che ha colpito Jannik Sinner: c’è l’attacco diretto
Il campo, che poi è la cosa più importante, sta urlando al cielo il suo verdetto: Jannik Sinner è davvero l’uomo da battere in questa edizione degli Us Open.
Dopo aver regolato in tre set l’ostico Tommy Paul in quarti di finale, il numero uno del mondo ha vinto anche quella che per quasi tutti era – complice un tabellone che ha perso per strada tanti illustri protagonisti – la finale anticipata degli Us Open: la partita di quarti di finale disputata al cospetto di Daniil Medvedev.
Con un passaggio a vuoto che si è limitato al secondo set, parziale in cui il russo ha dominato l’azzurro con un netto 6-1, il campione di San Candido ha sua volta dominato il primo e il terzo set, piazzando poi il break decisivo nel quarto set sfruttando le sue ormai proverbiali capacità di risposta anche a servizi potenti e velenosi come quello del moscovita.
Archiviata la pratica contro la sua ex bestia nera, primo passo verso quella che poi è stata la finale, Jannik guarda con fiducia al prosieguo della kermesse: la possibilità di trionfare in quello che sarebbe – incrociamo le dita – il suo secondo Major dell’anno 2024 e della carriera si fa sempre più concreta ma intanto…intanto continuano ad arrivare pareri ed opinioni sul caso di doping inconsapevole emerso con la sentenza dell’ITIA dello scorso 20 agosto.
Com’è noto, relativamente alle personalità tennistiche dell’oggi e di ieri, le parole di Nick Kyrgios ed Alexander Zverev hanno rappresentato gli estremi opposti di quelle che a tutti gli effetti sono due fazioni ben distinte: quella dei colpevolisti e quella degli innocentisti.
Il bizzoso atleta australiano ha attaccato duramente Jannik in più di un’occasione – sbagliando anche clamorosamente su un’interpretazione medica il cui significato è stato stravolto -. Sascha invece ha difeso in modo deciso ed evidente il collega, scagionandolo da qualsiasi responsabilità, tutto sommato in linea con la stessa sentenza dell’organo giudicante.
Dopo aver incassato le parole di Rafa Nadal sull’argomento (il campione maiorchino si è schierato con l’azzurro), è stata la volta di Sua Maestà Roger Federer intervenire nel dibattito che a distanza di oltre due settimane, e con uno Slam in corso, continua a tenere banco.
“Non è qualcosa che vogliamo vedere nel nostro sport, indipendentemente dal fatto che lui abbia fatto qualcosa o meno. O che lo abbia fatto qualsiasi altro giocatore. Penso che siamo tutti abbastanza convinti che Jannik non abbia fatto nulla, ma l’incoerenza potenziale è che forse sarebbe dovuto stare fuori mentre non erano sicuri al 100% di cosa stesse succedendo“, aveva detto lo svizzero nel corso di un’intervista a Today.
Decisa la controreplica di Paolo Bertolucci, una delle leggende del tennis italiano, intervenuto nell’ultima puntata del podcast “La Telefonata” prodotto da Il Tennis Italiano. “Nessuno dei due mi è piaciuto su Sinner (il toscano si riferisce anche a Kyrgios, ndr). Bisogna stare zitti e lasciar andare. Non se ne può più di questa storia”, ha tuonato il grande amico di Adriano Panatta.
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