Analizzato da uno dei principali quotidiani sportivi in Italia, ecco il “Challenge” al VAR in Serie A.
Si discute in Assemblea di Lega in Serie A ed è impossibile che non sia successo anche in merito a quanto accaduto nel corso dell’intero campionato in Italia, con le squadre che hanno preso voce per criticare aspramente la classe arbitrale, ritrovandosi poi la contro-risposta di Rocchi in conferenza stampa a Coverciano, per difendere l’operato degli arbitri e dell’AIA, gravemente accusata per altro dalla trasmissione d’indagine de Le Iene, sullo scandalo al VAR.
Ed è proprio il VAR a poter cambiare attraverso la soluzione del Challenge, che viene adottata già in altri sport. In questo campionato sarebbe stata una manna dal cielo e adesso, occhio a quel che accadrà con una nuova rivoluzione per le regole del calcio, che potrebbe essere appunto attuata in Serie A.
Momento terribile quello che sta vivendo la classe arbitrale, considerando quelle che sono le polemiche e con le squadre che hanno praticamente chiesto spiegazioni, sia all’AIA stessa che alla FIGC, che pure sarebbe risultata irritata dalle prestazioni degli arbitri.
In particolar modo è successo anche nella finale di Supercoppa quando, il Napoli, ha espresso tutto il suo disappunto per la disparità di giudizio nei cartellini da parte dell’arbitro Rapuano, con Rocchi che avrebbe mostrato di non essere soddisfatto della sua prestazione, ammettendo gli errori. E adesso si valuterebbe il VAR col Challenge in Serie A.
Sarebbe utile già in Inter-Juventus, per smorzare le potenziali polemiche di fronte ad evidenti sviste al VAR. A riportare le ultime sul momento che stanno vivendo gli arbitri in Italia è il quotidiano Tuttosport, che ha appunto analizzato cosa cambierebbe col Challenge al VAR, in Serie A.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, sarebbe ora di utilizzare il Challenge in Serie A. Un VAR che sarebbe utilizzato non solo dalla classe arbitrale, ma che potrebbe essere utilizzato anche dai tesserati. Chiaro, non andando loro stessi al monitor, ma potendo avere a disposizione uno slot almeno a disposizione per richiamare l’attenzione degli arbitri, così come succede in altri sport – esempio nel basket -, potendo chiedere una vera e propria review in qualsiasi momento della partita. Per una sbracciata, per un cartellino, addirittura anche su sviste legate a rimesse dal fondo o dai calci d’angolo. Quelli dai quali poi si sbaglia e il VAR non può intervenire per cambiare la decisione, quando poi subentrano dinamiche come i gol realizzati su un calcio d’angolo concesso in maniera errata.
Le ipotesi che vedono il VAR su richiesta, riguardano in ogni caso il prossimo campionato. In Serie A, così come nei campionato di tutta Europa, si sta valutando infatti l’opzione di inserire il Challenge nelle regole arbitrali al VAR.
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