La diatriba tra i Wolff e la FIA si arricchisce di una nuova pagina: ecco cosa è successo nelle ultime ore
La scorsa settimana, la Formula 1 ha visto esplodere un caso che ha coinvolto il team principal della Mercedes, Toto Wolff, e sua moglie Susie, direttrice generale della F1 Academy (la categoria femminile voluta da Liberty Media e Formula One Group), accusati dalla FIA di uno scambio di informazioni riservate. Il caso si è sgonfiato in maniera molto rapida, complice l’unanime schieramento del paddock dalla parte della coppia di manager, ma promette di far parlare di sé ancora per diverse settimane.
Sì, la vicenda è destinata ad arricchirsi di nuove pagine nei prossimi giorni. Perché adesso, dopo il dietrofront della Federazione – uscita con le ossa rotte dal confronto con il Circus -, Toto Wolff e consorte sembrerebbero in procinto di passare al contrattacco. Lo si evince da una nota pubblicata tramite i canali ufficiali della Mercedes AMG Petronas.
Caso Wolff-FIA, Toto passa al contrattacco: ecco la nota ufficiale
“Comprendiamo che ci sia un significativo interesse dei media per gli eventi che si sono verificati in settimana. Chiediamo la vostra comprensione per il fatto che non faremo commenti ufficiali in questo momento, ma affronteremo sicuramente la questione a tempo debito”, si legge. Come dicevamo, però, all’interno del comunicato Wolff ha anche lanciato un chiaro messaggio alla FIA e al suo presidente.
“Attualmente è in corso uno scambio legale attivo con la FIA. Siamo in attesa di avere piena trasparenza su ciò che è avvenuto e perché, e ci siamo espressamente riservati di adire a vie legali“, ha aggiunto il dirigente austriaco. Tradotto: non è finita qui, questo è sicuro.
— Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team (@MercedesAMGF1) December 8, 2023
Wolff, nel dettaglio, vorrebbe capire il motivo per il quale la Federazione abbia cercato di mettere pubblicamente in dubbio – senza avere mezza prova – la sua integrità morale e quella della moglie Susie. In molti, sono convinti che il polverone si sia alzato per volontà del presidente Ben Sulayem, da qualche tempo in aperto contrasto con il numero uno della Mercedes e già autore di diverse azioni finalizzate ad inasprire il rapporto (vedi l’apertura ad un ritorno di Michael Masi). Se tale teoria dovesse essere confermata, la massima istituzione del mondo automobilistico farebbe a dir poco una magra figura.