Torna d’attualità uno dei casi più spinosi e controversi del nostro calcio: quel Venezia-Bari del 1999 che fa ancora oggi tanto discutere.
Gli appassionati italiani di calcio, soprattutto quelli un pochino più longevi, ricorderanno certamente Moacir Bastos, detto semplicemente Tuta. Un attaccante brasiliano che non ha lasciato grossi ricordi o gemme nella sua esperienza in Serie A, ma che è impresso nella storia per essere stato protagonista involontario di un episodio molto controverso.
Tuta è stato centravanti del Venezia nella stagione 1998-99, quella della storica salvezza dei lagunari firmata dal tandem Maniero-Recoba. Il brasiliano fu un’alternativa di buona qualità in attacco, ma rimase impressa la sua rete allo scadere di Venezia-Bari del gennaio 1999, un gol che secondo molti non avrebbe mai dovuto mettere a segno.
Una partita rimasta nella storia proprio perché fu al centro di chiacchiere e indagini. Sul punteggio di 1-1, un pari che sembrava andar bene ad entrambi i club, Tuta si avventò su un pallone in area di rigore barese e realizzò la rete della vittoria per il Venezia. La cosa assurda è che quasi nessuno esultò con il brasiliano, che poco dopo comprese di aver segnato una rete che non avrebbe dovuto fare.
La reazione dei giocatori di Venezia e Bari dopo la fine della partita e le minacce a Tuta da parte degli ospiti fecero venire a tutti il sospetto di una combine. Vi furono anche delle indagini per capire se il pareggio tra le due squadre di Serie A fosse stato architettato oppure fu soltanto un ‘patto tra gentiluomini’.
A far tornare a galla la vicenda è stato Stefan Schwoch, ex centravanti del Venezia che però era già passato al Napoli da qualche giorno, nella sessione di mercato invernale. Intervenuto al podcast Non è più domenica, Schwoch ha voluto dare una propria interpretazione al tanto discusso episodio.
“Sventai il caos di Venezia-Bari? Tuta non capiva bene si vede. Ormai tutto è andato in prescrizione, sono stati bravi a mascherare tutto dopo. Quando va a tutti bene il pareggio è difficile che cerchi di farti male, è un tacito accordo. Perché farci male se con un punto va bene a entrambe. Tuta non aveva capito bene ed è successo il finimondo”.
Schwoch ha in qualche modo fatto intendere come non ci fosse un qualcosa di concordato in precedenza, bensì una sorta di accontentarsi reciproco che però non rispecchia i valori dello sport e del fairplay. Tuta, inconsapevole del tutto forse anche perché poco incline alla lingua italiana, decise di non aderire e di segnare uno dei gol più controversi di sempre.
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