[galleria id=”48″]Da quattro anni sede dell’ Open d’Italia il Castello di Tolcinasco Golf & Country Club è uno dei circoli più noti del milanese oltre che uno dei più velocemente raggiungibili dal centro città.
Inaugurato nel 1993 il Castello di Tolcinasco Golf & Country Club offre ai suoi soci 27 buche da campionato ( rosso, blu e giallo) e 9 buche executive ( tutti par 3) oltre ad un grande campo pratica ( 30 postazioni scoperte e 15 coperte), diversi green, alcuni dedicati all’allenamento con il putt altri per gli approcci e le uscite dal bunker.
Nella Club House sono ospitati la segreteria (sulla sinistra appena entrati), gli spogliatoi, il bar ( in cui grazie a due televisori si può seguire il golf internazionale) e il ristorante. Completano il quadro una grande piscina circondata dal verde, un campo da tennis e uno di calcetto, la zona benessere in cui è possibile effettuare trattamenti o rilassarsi in sauna, una nursery per i bambini e al piano superiore la palestra e la sala biliardo.
L’età media dei soci non è molto alta, l’atmosfera è meno formale di quella di molti altri golf club, unica pecca forse il gran numero di iscritti che rende spesso arduo prenotare le partenze in gara.
Il percorso, sede anche quest’anno del Telecom Italia Open, è stato disegnato da Arnold Palmer, una delle leggende del golf mondiale.
Ecco una breve descrizione delle 18 buche su cui verrà giocato l’Open ( il percorso ha subisce delle piccole modifiche in questa occasione per essere reso ancora più difficile ) con le informazioni per seguire i campioni al meglio :
Buca 1 Par 5 metri 481
La buca 1, prima del percorso giallo del circolo milanese, si trova ai piedi del Castello che da nome al percorso. Il par 5 non ha una lunghezza in grado di impensierire i professionisti e la difficoltà della buca è insita nel secondo colpo cieco. Il green è infatti nascosto dalla collinetta dei bunker che il fairway evita aggirandola sulla destra. Mancare il fairway, ristretto per l’occasione significa spesso dover rinunciare ad un colpo, specialmente se si sbaglia a sinistra nel rough alto. Buca da seguire alla destra del fairway, oltre il green girare a sinistra per il successivo fairway.
Buca 2 Par 4 Metri 423
Drive o legno 3 per i professionisti a questa buca di 423 metri. Il green a fagiolo non molto profondo e circondato dall’acqua incute il giusto timore, specialmente nei giorni in cui la bandiera è nella parte destra, tutta in discesa verso l’acqua. Mancare il green può rivelarsi molto pericoloso a causa dell’ostacolo d’acqua nella parte frontale e dei bunker che se presi costringono ad un difficile colpo con palla in discesa. Buca da seguire a destra del fairway sino all’attraversamento obbligatorio a 100 metri dal green. Chiusa la buca oltrepassare il green per la successiva.
Buca 3 Par 4 Metri 429
Buca dog leg a sinistra suggestiva, da seguire il tee shot dei professionisti che col drive tagliano sopra gli alberi di sinistra per accorciare la buca. Visto la piega della buca un drive poco preciso può costringere ad un difficile colpo di recupero per chi non dovesse centrare il fairway. Il lungo green a più pendenze e con la parte posteriore in discesa riserva spesso brutte sorprese. Buca con attraversamenti per gli spettatori obbligati, si segue il tee shot sulla destra del fairway per attraversare subito, aggirare l’angolo della buca e proseguire sullo stesso lato sino al green. Chiusa la buca oltrepassare il ponticello dietro al green a destra e si segue il canale verso sinistra sino al prossimo tee.
Buca 4 Par 4 Metri 389
La buca handicap 1 ( la più difficile delle 18) per i dilettanti perde parte della sua pericolosità per i professionisti che volano gli i bunker di sinistra già con un ferro 2 o un legno 3. Molto penalizzante sbagliare il fairway a sinistra a causa del rough molto alto. Il green è molto lungo e la difficoltà maggiore per i professionisti è la scelta del giusto ferro per non lasciarsi un pericoloso lungo putt. Buca da seguire preferibilmente a destra del fairway, parte dalla quale c’è il ponte per passare il canale prima del green.
Buca 5 Par 3 Metri 192
Il primo par 3 del percorso merita rispetto a causa del green rialzato e dalle molte gobbe e pendenze. Sbagliare il green anche di poco vede spesso la palla rimbalzare lontano a causa della pendenza e allo stesso tempo permette di assistere a colpi di recupero non banali. Chiusa la buca oltrepassare il green per giungere al tee shot successivo.
Buca 6 Par 4 Metri 450
Il tee è stato arretrato di una decina di metri per questa edizione e rialzato. Il drive necessità di precisione e molto spesso un colpo a sinistra significa palla persa nell’alto rough. E’ uno dei tee shot più difficile del torneo. Il green a fagiolo è difeso da una serie di bunker che tagliano il fairway a metà e data la difficoltà del primo colpo non è raro vedere i professionisti obbligati a putt da notevole distanza. Buca da seguire preferibilemente dal lato destro, si può osservare il gioco sul green dalla collinetta a metà buca dalla quale si segue anche il gioco sulla buca successiva. In alternativa si può presidiare l’alto rough per aiutare a ritrovare le palline dei malcapitati ci dovessero finire. A destra del green della buca il fairway della successiva che corre in senso contrario.
Buca 7 Par 4 Metri 433
Buca che acquista di difficoltà per i professionisti che hanno un difficile colpo di inizio dove si necessita distanza e precisione per evitare l’ostacolo d’acqua e il rough alto a sinistra. Green molto grande protetto da bunker a sinistra e rough-savana sulla destra. E’ possibile seguire la buca da tutti i due lati, per poi procede alla successiva che corre in senso inverso alla sinistra della stessa.
Buca 8 Par 3 Metri 205
Una delle buche più spettacolari e impegnative per i professionisti specialmente in caso di vento. Per giungere in green si devono volare 195 metri di acqua. Il green è molto grande e diviso nella metà posteriore da una forte gobba centrale che rende putt e approcci dalla distanza molto difficili. Al termine della buca oltrepassare il ponte a destra del green e proseguire in direzione del castello sino al tee successivo. Fate attenzione a non disturbare i giocatori che incrociate qui sul green della 13 e il tee della 14.
Buca 9 Par 5 Metri 469
Secondo par 5 del percorso non lunghissimo permette a chi centra il fairway con drive di giocare il secondo colpo direttamente in green che è in discesa nella seconda parte e quindi rende difficoltoso il controllo della distanza. Buca da seguire preferibilmente sulla sinistra per la miglior visione del colpo al green. Il canale a 120 metri del grenne si oltrepassa dal ponte a destra. Terminata la buca si prosegue a sinistra per il tee della 10.
Buca 10 Par 4 Metri 313
Buca interessante per la strategia dei giocatori, i più lunghi potrebbero decidere di tirare il teeshot direttamente in green anche se molto rischioso a causa del canale e dell’alto rough di sinistra. Il green è molto grande in salita e chi lo dovesse mancare specialmente andando lungo avrebbe un difficilissimo approccio di ritorno. Subito dopo la partenza della buca c’è la buvette per ristorarvi sempre facendo attenzione a non disturbare i giocatori sul tee. Buca da seguire tutta dalla destra del fairway, lato dal quale c’è anche il ponticello per passare il canale. Chiusa la buca vi è subito sulla sinistra il tee della 11.
Buca 11 Par 4 Metri 376
Tee shot fondamentale su questa buca dog leg a sinistra dove i giocatori più lunghi con un taglio preciso potrebbero avere non più di un sand iron per il colpo al green. Attraversare subito dopo il tee shot e portatevi sulla sinistra. Per risparmiare strada si può seguire il gioco sul green dalla distanza per poi tagliare a sinistra e raggiungere i giocatori che tornano indietro giocando la buca 12.
Buca 12 Par 5 Metri 518
L’unico par 5 del percorso in grado di impensierire come distanza i professionisti. Il tee shot è molto delicato in quanto il fairway è circondato da rough alto e dato il taglio della buca verso sinistra obbliga chi gioca il drive ad avere una zona di atterraggio molto ridotta, tanto che molti giocatori preferiscono un legno 3 senza tagliare. Il colpo al green è particolarmente stretto, montagnetta con alberi sulla sinistra e lago che incombe sulla destra il che rende la buca molto delicata dato anche il green molto ampio in larghezza con una gobba in mezzo a fare da spartiacque. Buca da seguire a sinistra, attendendo dietro al green l’arrivo del secondo colpo. Chiusa la buca si procede a destra verso il fairway successivo.
Buca 13 Par 4 Metri 396
Tee shot che richiede precisione per evitare i bunker a sinistra acqua e rough a destra. Il lungo green in salita richiede attenzione sulle distanze per crearsi delle occasioni da birdie. A sinistra del green si prosegue verso il tee successivo. Buca da seguire preferibilmente a sinistra, attraversando subito dopo il tee shot.
Buca 14 Par 3 Metri 153
Il lago a destra del green entra fortemente in gioco nei giorni di vento. Il grande green in pendenza verso il lago richiede molta attenzione. Chiusa la buca si oltrepassa il green per arrivare al fairway della buca 15 che corre verso sinistra. Dopo il teeshot attraversare il canale passando per il ponte a destra del tee.
Buca 15 Par 5 Metri 507
L’ultimo par 5 del percorso ha un’area di atterraggio del drive molto stretta, tra il lago e l’alto rough di sinistra. Non tutti i giocatori azzardano il secondo colpo verso il green ma è sicuramente una delle buche che offre più possibilità di birdie. A destra del green della 15 si trova il green della buca successiva. Buca da seguire preferibilmente a sinistra, lato dal quale si trova anche il ponte per superare il canale.
Buca 16 Par 3 Metri 188
Suggestivo tee shot rialzato dove negli anni precendenti veniva messa in palio una macchina al primo giocatore che avesse messo a segno la “buca in uno”. Il grande green è in salita con scollinamento negli ultimi metri, questo rende la bandiera lunga molto delicata da cercare. Prima del green a destra c’è il ponticello per passare alla 17.
Buca 17 Par 4 Metri 354
Buca delicata dove è necessario un tee shot preciso per poter attaccare il grande green difeso per i tre quarti da acqua. Si tratta di una delle buche più spettacolari per il coraggio necessario a cercare la bandiera nei giorni di vento. Alla sinistra del green troviamo il tee della 18. Buca da seguire a sinistra con attaversamente obbligatorio in prossimità del green.
Buca 18 Par 4 Metri 387
La “signature hole” del percorso, si ricorda per il colpo finale di Francesco Molinari nel 2006, che portò al birdie ed i festeggiamenti per la vittoria, ma anche per il drive a tagliare di Canonica nel 2005 che lambì il green per il successivo eagle. Si tratta una buca tanto bella quanto delicata per via della difficoltà di prendere la misura con il primo colpo. Usare un drive obbliga i più a giocare aggressivo sopra al lago per evitare i bunker frontali, mentre chi gioca un legno 3 avrà molto probabilmente un colpo al green con un ferro medio e palla più alta dei piedi. Green stretto e lungo in discesa nella parte finale che aggiunge ulteriori difficoltà. Buca da seguire obbligatoriamente a destra, lato dal quale si gode della visuale migliore. Terminato il giro è possibile approfittare delle tribune per seguire gli arrivi dei team successivi.