L’episodio choc si è registrato durante l’ultimo appuntamento in Cina, tragedia sfiorata nella corsia dei box: cosa è successo.
Lo scorso weekend, all’International Shanghai Circuit, è andato in scena il Gran Premio di Cina, quinto appuntamento della stagione 2024 di Formula 1. Un appuntamento inesorabilmente dominato dalla Red Bull di Max Verstappen che, dopo aver vinto la Sprint Race del sabato partendo dalla quinta piazza, ha coronato il fine settimana perfetto con pole e vittoria nella gara della domenica.
A prendersi la scena nel corso della domenica asiatica, tuttavia, non sono state soltanto le gesta del forte pilota olandese. Perché proprio durante lo svolgimento della gara si è registrato un pericoloso episodio nell’ambito di una sosta ai box. Un episodio che ha messo a serio rischio la vita di un addetto ai lavori. Protagonisti Pierre Gasly e gli uomini dell’Alpine.
GP Cina, tragedia sfiorata nel box Alpine: cronaca e immagini dell’episodio
Cosa è successo nel dettaglio? Siamo nel 12esimo giro della gara e Gasly rientra ai box per cambiare le gomme. Il pit stop è lento, ma poi finalmente il pilota riceve il via libera per ripartire. Solo che quando il francese accelera il pneumatico posteriore destro si stacca dalla vettura andando a colpire un meccanico in maniera veemente. La botta è forte, l’uomo cade a terra dolorante e viene soccorso da alcuni colleghi, mentre gli altri si apprestano a fissare la gomma schizzata via.
Ecco le spaventose immagini di quanto accaduto nella pit lane a Shanghai.
Alpine is not trying to kill one of the mechanics in pits.
Gasly going away without the wheel. #ChineseGP pic.twitter.com/KzrwkrHTdj
— Maxx | F1newsletter.com (@F1_Newsletter) April 21, 2024
Miracolosamente il meccanico in questione non ha riscontrato lesioni gravi, cavandosela con un grande spavento e qualche piccolo dolorino. Gasly, da canto suo, ha potuto riprendere la sua corsa senza ulteriori problematiche. L’episodio è però finito nel mirino degli uomini della FIA, i quali hanno deciso di punire la compagine transalpina per aver rilasciato una monoposto non regolarmente in grado di gareggiare.
“Per noi era chiaro che il pilota non aveva alcuna colpa. Gli è stato dato il via libera, ed è ripartito. La responsabilità è unicamente del team e per questo lo abbiamo punito con una multa di 10.000″, si legge nella nota emanata dai commissari.
L’ennesima vicenda che ci ricorda quanto sia pericoloso il mondo della Formula 1 e che i piloti non sono i soli a rischiare la vita durante i weekend iridati. Giusta la sentenza della FIA, l’auspicio è che possa contribuire all’aumento della tutela di chi nel paddock ci lavora ma non guadagna milioni di euro.