L’ultimo autentico fuoriclasse del ciclismo italiano è stato Marco Pantani. Il compianto scalatore romagnolo ha compiuto imprese leggendarie.
Marco Pantani per sempre. Il ricordo del grande campione del nostro ciclismo, l’ultimo in grado di accendere e infiammare la fantasia dei tifosi italiani, è ancora molto vivo. L’ex scalatore romagnolo è scomparso vent’anni fa ma le sue straordinarie gesta restano scolpite nel cuore e nella mente dei suoi tantissimi tifosi.
Tra l’altro Pantani è stato l’ultimo grande campione a realizzare una doppietta che solo altri sei nella storia erano riusciti a centrare: stiamo parlando della conquista del Giro d’Italia e del Tour de France nella stessa stagione. Prima di lui c’erano riusciti solo Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain. Di fatto i più grandi fuoriclasse di tutti i tempi nella storia delle due ruote.
Sono trascorsi ventisei anni dalla doppia grande impresa compiuta da Pantani e in questo lasso di tempo nessuno è più riuscito a realizzare la prestigiosa accoppiata. Hanno provato in tanti, dal nostro Vincenzo Nibali ad Alberto Contador passando per Chris Froome, ma nessuno è riuscito a centrare l’agognata doppietta.
Ora però c’è un nuovo grande talento che sembra avere tutte le carte in regola per raccogliere l’eredità dei campionissimi che l’hanno preceduto e che potrebbe dunque mettere a segno lo storico bis. Stiamo parlando del passista sloveno Tadej Pogacar, che a soli venticinque anni di età può vantare già un palmares di tutto rispetto.
Ciclismo, è Pogacar l’erede di Pantani: ecco perché può riuscire nella grande impresa
Il giovane fuoriclasse di Komenda si è finora aggiudicato due Tour de France, tre Giri di Lombardia, due Liegi-Bastogne-Liegi, un Giro delle Fiandre più altre prestigiose gare in linea. Nella bacheca di Pogacar mancano solo il Giro d’Italia, la Milano-Sanremo e il campionato del mondo su strada.
In questo 2024 il campione sloveno ha deciso di tentare l’assalto ai due grandi giri. “Sento che questo può essere l’anno buono, mi sono preparato a dovere e so di poter vincere sia in Italia che in Francia”. Le ultime dichiarazioni rilasciate da Pogacar confermano le sue intenzioni per quest’anno.
Tra l’altro gli avversari più accreditati, Jonas Vingegaard in primis, sembrano tutti alle prese con una condizione fisica piuttosto approssimativa. Che sia dunque l’anno buono per Pogacar, quello in cui poter emulare i sette fuoriclasse della storia del ciclismo? Le premesse non mancano.