Nonostante sia passato del tempo dall’annuncio ufficiale del suo approdo in Ducati Factory dal 2025, c’è chi ancora storce la bocca
Una decisione difficile, contraddittoria, piena di insidie: Ducati non ha certo scelto la strada più facile in vista dell’auspicato dominio in pista nella MotoGP del 2025. Avendo già deciso, dopo una manciata di gare nel mondiale del 2024, di detronizzare Enea Bastianini dalla sua posizione di compagno di squadra di Pecco Bagnaia nel Team Lenovo, la casa di Borgo Panigale ha sfogliato a lungo la margherita nel dubbio se scegliere Jorge Martìn, il centauro del team satellite Pramac, o Marc Marquez, il campionissimo alla sua prima esperienza a bordo di una Desmosedici.
Com’è noto, Domenicali, Dall’Igna e Tardozzi hanno optato per il 31enne di Cervera, costrigendo di fatto sia il 26enne di Madrid che l’italiano di Rimini a legarsi con altre squadre in vista dell’anno prossimo. Mai troppo amato dal pubblico italiano per via della sua storica rivalità con Valentino Rossi – per qualcuno i fatti di Sepang 2015, che di fatto costarono il titolo al ‘Dottore’, ancora gridano vendetta – il Cabroncito paga anche il fatto di esser visto come possibile elemento disgregatore di una squadra che gira al massimo delle sue possibilità da diversi anni.
I due mondiali consecutivi vinti da Pecco Bagnaia a bordo della Ducati ufficiale e il dominio nel mondiale costruttori sono dei traguardi già raggiunti senza la presenza del fenomeno iberico. Il cui talento, intendiamoci, è fuori discussione. Ma è pacifico anche che, per via di una spesso eccessiva foga messa in pista, Marquez non garantisce esattamente armonia all’interno di un team. I rapporti con gli altri piloti in pista poi, sono – per usare un eufemismo – alquanto rivedibili.
Ducati, parziale dietrofront: Marquez a rischio per il 2026
Titolare di un contratto fino al 2026 con l’azienda emiliana, l’otto volte campione del mondo fa anche i conti con gli ultimi risultati di chi aveva legittimamente sperato di occupare il suo posto nel box del Team Lenovo. Detto di Martìn – nel frattempo legatosi ad Aprilia per il futuro – che ha riconquistato la vetta della classifica piloti dopo l’ultimo Gp di Silverstone, c’è da registrare anche la crescita di quel Bastianini forse bocciato troppo presto dai vertici Ducati.
Dopo il trionfo sulla pista inglese, il pilota romagnolo si è issato al terzo posto della graduatoria generale, superando proprio quel Marquez ancora a corto di vittorie nel 2024.
Ecco che allora se al discorso comportamentale e ambientale aggiungiamo anche le questioni legate alle prestazioni, sono in molti a continuare a chiedersi perché Ducati abbia scelto Marc. Dalla Spagna sostengono addirittura che il ‘fuoco amico’ di Ducati avrebbe già iniziato a sparare su Marquez: la volontà della casa italiana sarebbe addirittura quella di rescindere il contratto con lo spagnolo alla fine del 2025, con un anno di anticipo rispetto all’accordo sottoscritto lo scorso 5 giugno.