Sinner, qualcuno se lo aspettava, ma molti tifosi sono rimasti letteralmente di stucco: decisione ufficiale.
Quando, all’indomani della vittoria alla Rod Laver Arena, ha portato la sua bella coppa in giro per Melbourne per le foto di rito, lo ha detto chiaro e tondo. Nel momento in cui, tra un’intervista e l’altra, gli è stato chiesto in che modo cambierà la sua vita adesso che è un campione Slam, ha dato una risposta estremamente emblematica.
“Sarà come prima – ha candidamente ammesso Jannik Sinner – Non cambia niente di quello che sono. Sono un ragazzo abbastanza semplice e quindi non vedo l’ora di ripartire con il lavoro”. La fama sì, insomma, ma fino ad un certo punto. Perché il ragazzo dell’Alta Pusteria non si sente mica arrivato. Neppure adesso che è sul tetto del mondo, acclamato in ogni dove da tifosi di qualunque nazionalità. E dovevamo aspettarcelo, conoscendolo un po’, che all’invito ricevuto nelle settimane scorse, per quanto prestigioso, potesse rispondere con un due di picche.
Ci piacerebbe tantissimo vederlo in un’altra veste, tirato a lucido da Gucci così che brilli accanto al sempre elegantissimo Amadeus. Sembra proprio, però, che Sinner non abbia alcuna intenzione di scendere la scalinata dell’Ariston e di regalare questa gioia al pubblico di Sanremo. Dovevamo saperlo, d’altra parte, che si trattava di un’ “attività” molto poco nelle sue corde.
Sinner, decisione scontata: si è arreso pure lui
“Conoscendomi – aveva dichiarato peraltro, subito dopo la vittoria, alla Gazzetta dello Sport – non ci andrò. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel… Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io”.
Amadeus, però, non aveva mollato. “Devi solo prenderti la standing ovation di tutto il Teatro Ariston – aveva rilanciato il presentatore – e un grande applauso da parte di tutti gli italiani che tu hai fatto impazzire in questi mesi”. Jannik, tuttavia, non s’è convinto. Si è ritirato dal main draw del torneo di Marsiglia ma, a differenza di quello che avevano pensato i tifosi, non lo ha fatto per poter essere libero nella settimana del Festival. Sinner proprio non ci si vede a “sfilare” su quel palco così prestigioso, che due anni fa è stato calcato anche da Matteo Berrettini.
Approfitterà di questa sosta per godersi un po’ la famiglia, prima di tornare a Montecarlo e di iniziare a prepararsi in vista del torneo di Rotterdam. Amadeus, quindi, avendo ormai capito l’antifona, gli ha lanciato un altro messaggio durante l’edizione serale del TG1 di martedì: “Caro Jannik – queste le sue parole – quando ti ho invitato l’ho fatto con il cuore pensando di interpretare il desiderio di milioni di italiani. Non immaginavo tutto questo rumore. La cosa importante è la tua serenità, non ti volevo mettere in imbarazzo. Se deciderai di non venire a Sanremo io lo capirò, l’importante è che tu ti dedichi al tennis. Naturalmente siamo dispiaciuti, ma non cambia nulla: faremo sempre un gran tifo per te. Solo una richiesta, guarda Sanremo e fai il tifo per noi”. Storia chiusa, quindi. Perché Sanremo è Sanremo, sì, ma il tennis è pure meglio.