Sinner guadagna ancor più terreno dopo questo nuovo ribaltone in classifica: avanti tutta, la vetta è sempre più vicina.
Nel dizionario della lingua sinnerista, la parola vacanza non esiste. Men che meno in questo momento. C’è così tanta carne al fuoco, ci sono talmente tanti obiettivi da centrare e raggiungere che di tempo per riposare e rifiatare non ne resta neanche un po’.
Jannik Sinner è volato ad Alicante quasi tre settimane fa e la preparazione invernale, a questo punto, è agli sgoccioli. Prima ha lavorato sulla parte fisica insieme ad Umberto Ferrara; poi, è tornato in campo ad affilare le sue armi sotto lo sguardo vigile di Simone Vagnozzi, che lo ha raggiunto in Spagna. Nella giornata di giovedì si è allenato con il suo amico-rivale per eccellenza, l’iberico Carlos Alcaraz, e dovrebbe essere pronto, oramai, a spiccare il volo per l’Australia. A differenza di altri suoi colleghi non disputerà né la United Cup e né i tornei minori di preparazione allo Slam: debutterà direttamente al Kooyong Classic di Melbourne, per poi aprire le danze agli Australian Open.
Le aspettative, manco a dirle, sono alle stelle. Sinner ha chiuso il 2023 da eroe, da Campione con la “C” maiuscola, motivo per il quale è del tutto lecito che i riflettori siano puntati tutti su di lui. Non fosse altro perché il popolo del tennis è impaziente di scoprire se si sia trattato di un fuoco di paglia, per così dire, o se Jannik sia effettivamente destinato a vincere un titolo Slam e ad issarsi sulla vetta dell’Olimpo del tennis.
Qualcuno lo crede possibile, qualcun altro no. L’ex tennista spagnolo Alex Corretja, ad esempio, fa parte del primo gruppo: anche lui è entusiasta tanto del gioco di Sinner quanto del suo temperamento. Perché nel tennis, si sa, anche l’atteggiamento e la forza mentale fanno la differenza.
“Fino a qualche mese fa – ha sentenziato il vincitore dell’edizione 1998 delle Finals in un’intervista ad Eurosport – sembrava che Alcaraz fosse l’unico in grado di battere Djokovic. Oggi, invece, la gente pensa che ci sia anche Sinner. E che presto ci sarà anche Rune. Sinner sta percorrendo la strada giusta. Ha migliorato moltissimo il suo gioco. Ha aggiunto variazioni che gli serviranno per essere pronto a vincere uno Slam: gioca più spesso a rete, ha imparato a giocare in drop. Per vincere uno Slam bisogna essere in grado di fare qualcosa di diverso”.
“Credo che possa diventare forte su tutte le superfici – ha aggiunto Corretja – e arrivare a essere il numero uno del mondo. È una cosa naturale quando un giocatore è in grado di accumulare punti ogni settimana, in ogni torneo. Ha giocato per se stesso. Non ha pensato alle conseguenze di una vittoria o di una sconfitta”. E ricordatevi di lasciare un posto libero per l’ex campione sull’affollatissimo carro di Sinner in vista del momento in cui, finalmente, scoccherà l’ora del suo primo titolo Slam.
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