C’è aria di tensione tra la Red Bull e Max Verstappen: ancora 15 giorni di tempo e poi sarà completamente finita.
Il Gran Premio di Monaco è stato messo finalmente alle spalle. La brutta prestazione in quel di Montecarlo (solamente sesto posto) è solo un lontano ricordo: a Montreal la Red Bull è tornata a fare sul serio. Merito soprattutto di uno strepitoso Max Verstappen che è ritornato sul gradino più alto del podio, battendo e sorprendendo (ancora una volta) tutti.
Allo stesso tempo, però, tra il pilota belga-olandese e la scuderia austriaca i rapporti non sono affatto dei migliori. La goccia che ha fatto traboccare il famoso vaso è stata la pessima prestazione della sua RB24 a Monaco. Secondo alcune fonti, infatti, il pilota avrebbe giudicato la vettura non all’altezza della situazione.
Di questa situazione ne potrebbero “approfittare” proprio i rivali. Tra questi i due ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz (entrambi costretti al ritiro in Canada), senza dimenticare anche Nando Lorris. Ne è convinto uno degli esperti in materia come Helmut Marko. Il dirigente sportivo austriaco ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata a “F1 Insider“.
Il prossimo Gran Premio, quello di Barcellona, potrebbe essere decisivo per il futuro della Red Bull. Nonostante la scuderia austriaca si trovi al primo posto, le rivali non mollano la presa e continuano a dare “fastidio”. I punti di differenza tra il campione del mondo ed i suoi colleghi sono minimi. Ed è per questo motivo che Helmut Marko ha voluto fare chiarezza in merito: “Sono sempre più convinto che abbiamo un importante vantaggio sui circuiti tradizionali“.
Poi ha continuato dicendo: “Se non saremo in vantaggio a Barcellona allora potrebbe diventare seriamente un problema“. Nel frattempo i rivali, anche se con qualche difficoltà, tendono a ridurre il vantaggio con la scuderia campione del mondo. Lo dimostra chiaramente Lando Norris. Il pilota della McLaren è sempre più vicino a Verstappen.
Poco prima del Gran Premio di Montreal, però, sono arrivate comunque parole d’elogio del dirigente nei confronti del classe ’97: “Max non ha bisogno di alcun tipo di adattamento. Sia con la pioggia che senza. Esce ed è subito veloce“. Non ha del tutto fiducia per il compagno di scuderia, Sergio Perez: “E’ partito dalla P16, la pioggia non è il suo clima preferito“.
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