Tutti i tifosi di Tiger Woods hanno sognato, ma il risveglio è stato terribile: non era mai successo nella sua lunga carriera.
La vita è un ottovolante, il primo a saperlo bene è Tiger Woods che in carriera ha vinto tantissimo, praticamente tutto quello a cui possa puntare un golfista. Ma oggi si ritrova in una situazione molto delicata, con un crollo che ha sorpreso e preoccupato tutti i tifosi.
A febbraio il campione californiano dopo lunghi mesi di inattività per mettere a posto diversi problemi fisici, era rientrato nel PGA Tour. Aveva giocato un buon primo giro al Genesis sul percorso losangelino del Riviera Country Club. Ma dopo poche buche del secondo giro si era ritirato, ufficialmente per una fastidiosa influenza che lo perseguitava da giorni.
Così è rimasto fermo altri due mesi e ha scelto l’occasione migliore per riprovarci. Perché il Masters, primo Major dell’anno nel calendario del golf mondiale, è sicuramente il torneo più iconico. In più Tiger in carriera lo ha vinto anche cinque volte, l’ultima delle quali nel 2019 dopo un duello nell’ultimo giro con Francesco Molinari.
Non puntava necessariamente alla vittoria, ma solo a ritrovarsi in campo. E in effetti per due giri tutti i suoi tifosi hanno sognato. Ha chiuso il primo giro in 73 e il secondo in stretto par, chiudendo quindi a +1. E così ha passato ampiamente il taglio, non un risultato da poco. Anche se le posizioni di vertice erano lontane, per lui un grandissimo risultato. Perché in 26 partecipazioni, per la 24esima volta ha passato il taglio al Masters stabilendo quindi l’ennesimo record di una carriera inimitabile.
Crollo Tiger Woods, nessuno lo poteva immaginare: è arrivato il verdetto peggiore
Un risultato che però non sembrava averlo appagato, perché lui ad Augusta dal 1995 (anni della sua prima apparizione ufficiale) a oggi ha scritto pagine leggendarie. E così quando è sceso in campo per il terzo giro tutti si aspettavano che cominciasse la grande rimonta.
In realtà però è stata la sua giornata peggiore. Fin dalle prime buche ‘The Big Cat’, come è soprannominato da sempre, ha faticato più del previsto. La sua condizione fisica è ancora precaria, il gioco soprattutto sul green è diventato difficile e così sono arrivati bogeys e doppi bogeys in serie. Ha chiuso con un parziale di +10 sul giro, cioè il peggiore dei 99 giri completi sul percorso della Georgia, perdendo 30 posizioni.
Nonostante questo però ha voluto comunque onorare fino in fondo il suo impegno e quindi è tornato sul percorso per il quarto giro anche se ormai non c’era più niente da dimostrare. Ha chiuso il torneo in sessantesima posizione, a +16, appena alle spalle di un suo storico avversario come il fijano Vijay Singh.
Cosa farà adesso? In attesa di capire quali altri tornei vorrà giocare quest’anno, c’è un altro appuntamento che lo aspetta. Nei prossimi giorni infatti, come ha confermato lui stesso, parlerà con Seth Waugh che è il Ceo dalla PGA. In ballo c’è il ruolo di capitano degli Stati Uniti per la prossima Ryder Cup che si giocherà nel 2025 al Bethpage State Park Golf Course, nella zona di New York, tra 17 mesi.