Sinner, nessuna pietà da parte di Crozza nei confronti del tennista azzurro: ha tirato in ballo anche l’ex di Berrettini.
La parrucca color carota, il fondotinta rosato per emularne l’incarnato un po’ pallido, il tono di voce cantilenante e la stessa identica felpa che il campione del momento indossava nel giorno più felice della sua carriera. Maurizio Crozza ce l’ha messa tutta per calarsi nei panni di Jannik Sinner, ma nonostante questo il suo sketch, andato in onda durante la prima puntata della nuova stagione del suo show, non ha convinto proprio tutti.
Il pubblico ha trovato che la sua imitazione del nativo di San Candido sia stata spietata e che non abbia reso giustizia al fenomeno che, in questi primi due mesi del 2024, ha fatto sognare il popolo del tennis. Il comico genovese ha insistito parecchio, in particolar modo, sulla questione della residenza a Montecarlo, della quale a lungo si è dibattuto nei giorni immediatamente successivi al trionfo australiano.
Come se il fatto di vivere nel Principato renda Sinner meno italiano di quanto, invece, non sia. Una polemica troppo “succosa” perché Crozza non ne traesse spunto ai fini dello show. Con un improbabile accento tedesco e con un italiano sufficientemente storpiato ha cercato di spiegare, nello specifico, per quale motivo Jannik abiti al di là dei confini e non in Italia: “Ho la residenza a Montecarlo – ha spiegato Crozza/Sinner nel suo siparietto – perché ho delle persone con cui mi trovo bene a giocare di tennis”.
Crozza, lo sketch su Sinner divide il pubblico
“La cosa è partita col fatto che il circolo faceva lo sconto con la formula ‘Porta un amico’ per cui porta uno oggi, porta uno domani… tutti gli ATP adesso abitano lì. Il mio allenatore ha portato me, io ho portato Berrettini e Berrettini ha portato la Satta“. Nel mirino di Crozza ci è finita pure Melissa, quindi, che proprio nei giorni scorsi ha rotto con il tennista romano che, come Jannik e come tanti altri colleghi, vive nel Principato.
Lo sketch è andato avanti così per un po’, fino a che Crozza travestito da Sinner non è stato messo spalle al muro dalla voce fuori campo. “Dica la verità, lei sta a Montecarlo per le tasse“, questa la provocazione. “Cosa sono? Non lo so cosa sono – ha risposto Maurizio in versione Jannik – io finché sono a Montecarlo non conosco delle tasse”. Infine, un passaggio sul “no” ad Amadeus e sulla decisione del campione di rifiutare l’invito al Festival di Sanremo.
“Amadeus mi ha chiesto di fare una cosa imbarazzante… la ritenuta d’acconto! Se fai una cosa del genere a Montecarlo ti perculano per un anno!”. A qualcuno è piaciuto, a qualcun altro no. Ma in fondo il bello della satira è proprio questo, no?