Choc in Francia: allenatore sospeso per frasi razziste. Quanto raccontato dai suoi ex giocatori è al quanto sconcertante
Negli ultimi giorni, un allenatore di un club francese si è trovato al centro di una tempesta mediatica a seguito delle sue dichiarazioni razziste.
Stiamo parlando del sessantaduenne francese, Bernard Casoni, tecnico dell’Orleans, compagine di terza divisione del calcio francese. Le sue recenti parole hanno scatenato un’ondata di indignazione, portando il club transalpino a prendere una decisione drastica quanto inevitabile: la sospensione della sua carica da allenatore.
Le accuse di razzismo contro Casoni sono emerse a seguito di una conferenza stampa avvenuta nello scorso mese di settembre. Il tecnico aveva pronunciato, in particolare una frase decisamente offensiva: “Il mio ruolo è aiutare i giocatori a risolvere i problemi. L’ho fatto in tutti i club in cui sono stato, l’ho fatto con i nordafricani! E questi non sono più stupidi dei nordafricani eh…”. Le sue parole hanno immediatamente sorpreso i presenti ed i tifosi, ma sono stati stesso i calciatori dell’Orleans a chiedere alla società di prendere provvedimenti per l’accaduto.
Casoni accusato di razzismo: le dichiarazioni di uno suo giocatore sono scioccanti
Uno dei giocatori dell’Orleans ha raccontato che, mentre stava svolgendo un esercizio in allenamento, la sua squadra era composta prevalentemente da giocatori di colore ed il tecnico avrebbe esclamato una frase decisamente razzista: “non è necessario dargli i numeri, sono già neri”. Ciò probabilmente con tono ironico, ma le parole hanno comunque sorpreso, giustamente, il calciatore.
Questo racconto ha sicuramente contribuito a sollevare ulteriori punti interrogativi sul comportamento, già dapprima discutibile, di Bernard Casoni. Il tecnico francese, tuttavia, ha cercato di difendersi dalle accuse di razzismo, sostenendo che la sua frase in conferenza stampa aveva l’intenzione di elogiare l’intelligenza dei suoi giocatori. Casoni ha, inoltre, aggiunto di aver lavorato con nordafricani per sei anni e che non può essere considerato razzista.
Inoltre, il mister ha fornito una spiegazione sulle affermazioni riguardanti la “sbiancatura” della rosa della squadra. Ha dichiarato di non aver mai chiesto di sbiancare la rosa, ma che sarebbe stato opportuno avere più equilibrio e che una comunità non dovrebbe mai essere sovrarappresentata.
Nonostante le sue difese, la reazione dell’US Orleans è stata ferma ed il presidente è tornato indietro sui suoi passi. Il comunicato ufficiale: “L’US Orleans ha preso la decisione di sospendere Bernard Casoni dall’incarico di allenatore della prima squadra finché durerà l’indagine interna”.