Grigor Dimitrov ha fatto infuriare i tifosi di Jannik Sinner: le sue dichiarazioni dopo la sconfitta a Miami sono incredibili.
Colpo di scena a Miami. Se sul campo le cose sono andate, fortunatamente, come previsione, con uno Jannik Sinner che è riuscito a dominare contro Grigor Dimitrov in finale, conquistando aritmeticamente il secondo posto nel ranking, oltre al suo secondo titolo Masters 1000 in carriera, fuori dal campo a far parlare è stato il bulgaro. E non per delle dichiarazioni di circostanza, ma per alcune parole che sono state lette dai tifosi di Sinner come un vero e proprio affronto all’altoatesino.
L’atto conclusivo del torneo di Miami è stato forse deludente per il pubblico. Sarà la differenza anagrafica, sarà che in questo momento ci sono almeno due o tre livelli di differenza tra Sinner e Dimitrov, sarà anche che in semifinale Jannik non aveva sofferto nulla contro Medvedev, mentre Grigor aveva dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro Zverev, ma nella finale non c’è stata mai lotta.
Al bulgaro il nostro famelico Jannik ha lasciato solo quattro game. Quattro, un numero che sarebbe potuto bastare a Dimitrov per vincere un set solo con la formula Fast 4. Non possiamo dire sia stata una mattanza, ma di certo raramente nella sua carriera, arrivato a un appuntamento così importante, l’ex ‘baby Federer’ è parso così impotente. E forse anche per questo in conferenza stampa ha voluto pungere l’italiano, lasciandosi andare a dichiarazioni per certi versi fuori luogo.
Dopo una sconfitta del genere, c’è chi ha pensato bene di chiedere al tennista bulgaro, oggi numero 8 al mondo e addirittura numero 6 nella Race, se sia stato proprio Sinner l’avversario più duro contro cui abbia mai giocato a questi livelli, quello che maggiormente lo ha messo in difficoltà. Il risultato del campo, da questo punto di vista, sembrerebbe parlare chiaro.
Eppure, Dimitrov non si è sentito di dare a Jannik questo merito. Almeno non ancora. E forse Sinner gli darebbe anche ragione, visto che Grigor se l’è cavata facendo un altro nome amatissimo da tutti, anche dallo stesso altoatesino.
“L’avversario che più mi ha messo in difficoltà è stato Roger Federer, almeno nel suo periodo migliore“, ha raccontato il tennista bulgaro, che è riuscito a emergere nel mondo del tennis proprio ispirandosi all’elvetico, un maestro per lui sotto molti punti di vista.
“In alcuni momenti avrei voluto scavare una buca e scomparire quando lo affrontavo”, ha continuato Dimitrov, aggiungendo: “Non ho più provato nulla di simile contro altri avversari“. E per quanto sia stato poco simpatico da ascoltare per i tifosi di Sinner, in realtà il ragionamento del finalista di Miami ha una sua logica, e fa comprendere quanto Federer, nei suoi anni d’oro, avesse un gioco in grado davvero di distruggere psicologicamente i suoi avversari. Un gioco che oggi nessuno sembra poter più proporre, nemmeno il nostro Jannik.
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