Momento molto negativo per la Red Bull, che vede avvicinarsi pericolosamente in classifica la McLaren: le ultime parole preoccupano molto.
Il Gran Premio di Monza si è chiuso con lo straordinario successo della Ferrari e di Charles Leclerc, ma anche con il secondo posto di Piastri e il terzo di Norris che consentono alla McLaren di avvicinarsi ulteriormente alla Red Bull sia nella classifica piloti che tra i costruttori. La scuderia di Milton Keynes ha vissuto una delle gare peggiori degli ultimi anni: Verstappen è giunto sesto a quasi 38 secondi da Leclerc, mentre Perez ha tagliato il traguardo ottavo a oltre 54 secondi dal monegasco.
Non è stato un episodio, dato che ormai da diversi Gran Premi il team guidato al muretto da Christian Horner è in evidente difficoltà. Per ritrovare l’ultimo successo dell’olandese bisogna risalire al 30 giugno, ovvero al GP d’Austria, dove ha conquistato il primo posto nella Gara Sprint. Il successo nei GP ‘classici’ manca invece dal 23 giugno, vale a dire dal Gran Premio di Spagna.
Negli ultimi 5 GP Verstappen ha visto diminuire il suo vantaggio su Norris, che ora si trova a 62 punti dal tre volte campione del mondo. Il leader del Mondiale è stato chiaro nella conferenza stampa successiva al GP di Monza: per il prossimo weekend di Baku sarà necessario “cambiare l’intera auto“ per sperare di tornare competitivi: “Abbiamo trasformato una vettura dominante in un mostro“.
A queste parole che preoccupano molto i tifosi della Red Bull si sono aggiunte le ultime dichiarazioni del Team Principal della scuderia di Milton Keynes, Christian Horner, che ha sottolineato come il circuito di Monza abbia fatto emergere tutte le carenze della RB20 rispetto alla vettura dello scorso anno. Horner fa riferimento soprattutto ai problemi con il bilanciamento, che su altre piste si notano di meno grazie a un maggiore downforce.
“Non appena ci si ritrova in questa situazione, si finisce con l’essere più duri con gli pneumatici e con il compensare il bilanciamento – spiega Horner, che poi va dritto al punto – Per curare un problema se ne crea un altro, quindi si finisce in un circolo vizioso”.
Frasi che di certo non rasserenano il clima all’interno del team anglo-austriaco: nel prossimo GP in Azerbaigian si capirà se davvero la Red Bull e Max Verstappen dovranno difendere con le unghie e con i denti fino all’ultima gara i due titoli iridati o se invece la vettura tornerà ai suoi livelli.
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