Una vera e propria proposta shock nei arrivata al campionissimo Novak Djokovic, che però non ha accontentato i suoi tifosi.
Il 2024 di Novak Djokovic non si è aperto nel modo migliore. Lo strafavorito degli Australian Open è caduto sotto i colpi di un grande Jannik Sinner in semifinale, una vera e propria lezione di tennis da parte dell’italiano che sta diventando una sorta di bestia nera per Nole.
Il segnale del nuovo che avanza? Un passaggio di consegne che però Djokovic non vuole considerare, visto che il tennista serbo è ancora fermo al primo posto del ranking mondiale e ha ancora tanti obiettivi nella stagione appena cominciata. Trionfare negli altri Slam e fare bene alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Una cosa che accomuna Djokovic e Sinner, oltre alla loro qualità tennistica esagerata, è la passione calcistica. Entrambi sono tifosi del Milan: lo stesso Nole, pur essendo serbo di nascita, ha indicato da sempre quella rossonera come sua squadra del cuore. In pochi sanno che Djokovic è stato anche vicino a diventare un membro dello staff milanista, non troppo tempo fa.
Cardinale voleva Djokovic al Milan: il retroscena
Un’indiscrezione svelata da La Repubblica, che ha lanciato questa notizia a dir poco sorprendente. Il Milan avrebbe voluto affidarsi a Novak Djokovic negli scorsi mesi. Un’idea venuta a Gerry Cardinale, ovvero il patron del club rossonero, che conosce molto bene Nole e che sa della passione milanista del tennista serbo.
Tra ottobre e novembre, quando il Milan ha incominciato ad avere diversi problemi strutturali e di risultati, Cardinale ha pensato che fosse stato necessario l’ingaggio di un mental coach per la squadra. Il tycoon americano ha pensato proprio a Djokovic, conosciuto proprio per la sua forza mentale inesauribile e per il carattere spregiudicato e sprezzante.
Cardinale avrebbe proposto a Nole di lavorare a Milanello per aiutare i giocatori a riprendere il giusto percorso. Una proposta shock ma assolutamente impossibile da realizzare, in primis per i tanti impegni tennistici di Djokovic, che in quel periodo stava preparando sia gli ATP Finals, sia la Coppa Davis con la Serbia.
Poi, poco dopo questa folle idea, il Milan ha incominciato a carburare e ha sbagliato pochissimi colpi. Dopo la sconfitta amara contro il Borussia Dortmund in Champions League sono arrivati solo due k.o. (contro l’Atalanta entrambi) ed una striscia di risultati migliori. Inoltre è anche arrivato Zlatan Ibrahimovic come consulente, altra figura in grado di restituire carattere e autostima ai calciatori.