Djokovic è letteralmente scomparso nel nulla: quello che è successo al campione serbo ha davvero dell’incredibile.
Alla fine, come spesso è accaduto nel corso degli anni, ha vinto lui. Non si può dire, però, che per Novak Djokovic sia stata una passeggiata, stavolta. Il numero 1 del mondo alle Finals di Torino se l’è vista brutta: per effetto della sconfitta subita per mano di Jannik Sinner avrebbe potuto non qualificarsi, infatti, alle semifinali.
Se l’altoatesino avesse giocato di strategia e regalato il match a Holger Rune, lo avrebbe automaticamente fatto fuori dal girone. Sappiamo bene, invece, che le cose sono andate diversamente: Sinner è stato leale e ha lasciato che il destino facesse il suo corso, anche a costo di perdere, come è poi accaduto, la possibilità di vincere il torneo dei Maestri. Sta di fatto che, indipendentemente da come siano andate le cose, Nole all’ombra della Mole fosse nei guai. Ha sudato freddo, diciamoci la verità. E lo dimostra il fatto che all’indomani della prima vittoria di Sinner su Djokovic sia successo qualcosa di molto strano.
Il mercoledì dopo, a quanto pare, il numero 1 del mondo sarebbe letteralmente scomparso nel nulla. Si sono perse le sue tracce e nessuno, men che meno i membri del suo team, avevano idea di dove fosse e di cosa stesse combinando il re incontrastato del ranking Atp.
Djokovic, retroscena da non credere
Nole quel giorno avrebbe dovuto allenarsi in vista del match successivo, quello contro la riserva Hubert Hurkacz, subentrato alle Finals in sostituzione di Stefanos Tsitsipas. Al momento di scendere in campo, tuttavia, il campione si era dileguato. Nel vero senso della parola.
A raccontare il curioso aneddoto è stato il suo coach Goran Ivanisevic, in un’intervista rilasciata a Sport qualche giorno dopo la vittoria del serbo alle Finals. “Mercoledì non l’abbiamo visto tutto il giorno” ha raccontato l’allenatore croato, ancora incredulo al pensiero di cosa abbia combinato Nole a Torino. “Non sapevamo cosa stesse succedendo fino a giovedì – ha poi proseguito il suo racconto – Eravamo negli spogliatoi e non sapevamo se dovevamo tornare a casa o andare a fare il riscaldamento”.
Sarete curiosi di sapere, a questo punto, dove si fosse cacciato Djokovic e come mai non si sia presentato all’allenamento. Peccato solo che nessuno ne abbia la più pallida idea e che quel mercoledì, alla fine, se ne siano tornati tutti in albergo senza allenarsi e senza nessuna spiegazione da parte di Nole.