Rafa Nadal è stato eliminato al secondo turno del torneo di Barcellona. Una vera e propria doccia gelata per il fuoriclasse di Manacor.
La facile vittoria ottenuta contro l’italiano Flavio Cobolli al primo turno dell’Atp 500 di Barcellona aveva illuso i tanti tifosi di Rafa Nadal sparsi per il mondo. Un successo che lasciava intendere come per il suo ritorno in campo il fuoriclasse di Manacor avesse ritrovato la condizione fisica dei bei tempi, o qualcosa del genere.
Niente di tutto questo, purtroppo. Contro l’ottimo australiano Alex De Minaur, numero undici del ranking mondiale, non c’è stato niente da fare per il vincitore di ventidue tornei del Grande Slam. All’amico e rivale del nostro Jannik Sinner sono bastati due set per avere ragione del fuoriclasse spagnolo che già ai sedicesimi deve abbandonare il torneo catalano.
Non è stato certo il ritorno che Nadal sognava, ma il netto ko contro De Minaur certifica come la lunghissima inattività e i tanti problemi fisici che lo hanno afflitto negli ultimi quindici mesi abbiano inciso su un fisico logorato dalle numerose partite disputate in oltre vent’anni di carriera.
La carriera di uno dei più straordinari tennisti di sempre sembra molto vicina allo stop definitivo, al fatidico istante in cui non avrà altra scelta che appendere la racchetta al chiodo lasciandola lì, a ricordo di una carriera che non ha avuto eguali nella storia di questo sport.
Ad avvalorare l’ipotesi di un addio in temi relativamente brevi, forse entro la fine del 2024, è uno che conosce Rafa Nadal come le sue tasche. Stiamo parlando di Toni Nadal, zio ed ex allenatore del fenomeno di Manacor. Il quale in una recente intervista aveva avanzato dei dubbi sul prosieguo della carriera del nipote, alla luce degli infortuni accusati nell’ultimo anno.
“Speriamo che il 2024 non sia l’ultima stagione per Rafael, ma sa che a giugno avrà 38 anni e il suo corpo non risponde più come quando era più giovane”, le parole inquietanti e inequivocabili di Toni. A questo punto anche profetiche, alla luce dell’eliminazione dal torneo di Barcellona per mano di De Minaur. Resta da capire quali decisioni Rafa prenderà in vista delle prossime settimane.
Restano da disputare due Masters 1000, Madrid e Roma, prima del Roland Garros. E la domanda a questo punto è inevitabile: è in grado, Nadal, di continuare a giocare a livelli quantomeno accettabili? Che tipo di prestazioni potrebbe offrire in tornei di alto livello? L’unico che può rispondere è proprio Nadal.
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