Il mondo del calcio è stato sconvolto da un attentato terroristico: morti due tifosi, il colpevole è stato arrestato.
Il cuore dell’Europa torna a tremare. Una notte di terrore ha sconvolto il mondo del calcio, dello sport e la società civile più in generale. Parlare di dramma limitato meramente al mondo del pallone, in questo caso, è troppo riduttivo. L’attacco è stato inflitto non agli appassionati di calcio, bensì all’intero mondo occidentale.
Nella serata del 16 ottobre un attentato terroristico ha macchiato di sangue un grande e atteso evento sportivo. Nel cuore di Bruxelles un uomo ha aperto il fuoco, uccidendo due persone di “Allah akbar“. Inevitabile ricollegare l’attentato alla matrice terroristica islamica.
Il tragico episodio è avvenuto nei pressi di Place Sainctelette, nel cuore della capitale belga. A pagarne le conseguenze peggiori sono stati tre uomini di nazionalità svedese, due uccisi sul colpo, uno solo ferito, dagli spari dell’attentatore armato di kalashnikov. Quest’ultimo, stando alle ricostruzioni fornite dalle emittenti locali, avrebbe pubblicato su Facebook prima dell’azione criminale un post per spiegare il motivo della sua azione.
L’uomo avrebbe infatti condiviso un video in cui si faceva riferimento all’omicidio di un bambino musulmano nei pressi di Chicago, avvenuta la scorsa domenica. Inoltre, si ricordava una manifestazione estiva in Svezia in cui erano stati dati alle fiamme alcuni volumi del Corano. Elementi che hanno portato a ipotizzare immediatamente un collegamento tra l’attentatore e l’Isis.
A dare conferma a questa ipotesi, un’ulteriore video pubblicato dal colpevole, in cui ha rivendicato la sua azione con queste parole: “Ho effettuato la mia vendetta per i musulmani, ho ucciso tre svedesi. Si vive per la religione e si muore per essa. Sono pronto a incontrare Dio“.
Attentato in Belgio durante la gara con la Svezia: interrotta la partita
L’evento drammatico è accaduto pochi minuti prima del calcio d’inizio di Belgio-Svezia, gara in programma allo stadio Re Baldovino e valida per le qualificazioni di Euro 2024. Per un tempo l’incontro è quindi andato avanti, sotto la direzione dell’arbitro italiano Mariani, in un clima completamente surreale.
Solo all’intervallo la Uefa ha prima deciso di sospendere il match, per poi annullarlo definitivamente, chiedendo però ai 30mila spettatori assiepati sugli spalti di rimanere all’interno dell’impianto, per evitare di rimanere coinvolti nell’attentato. Solo dopo che il presunto colpevole è stato fermato i tifosi hanno potuto abbandonare lo stadio.
Sgomento e paura si sono diffuse rapidamente in tutta Europa. Immediato anche il commento, tramite social, del nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Intanto, nella serata del 16 ottobre è stato identificato il presunto attentatore, Abdesalem Lassoued, un uomo di origine tunisina ferito durante uno scontro a fuoco con la polizia. Trasportato in ospedale, sarebbe a quanto trapela morto prima di poter ricevere soccorso.
Altre due persone sono ancora ricercate dalla polizia belga, probabilmente coinvolte nell’accaduto. Al momento nella capitale belga resta massimo il livello di allerta. Si temono nuove azioni di natura terroristica.