Alvaro Quiros ha forse consegnato una delle carte più folli dell’intera storia dell’European Tour, che ha permesso allo spagnolo di portarsi a casa un incredibile Omega Dubai Desert Classic. Non distratta il suo percorso particolarmente regolare nella matematica in 277 colpi (73 68 68 68), undici sotto par, perché sull’Emirates Golf Club (par 72) a Dubai, il 28enne iberico è stato protagonista dell’incontro tra gli opposti. Basti dire che alla buca 11 ha fatto hole in one ossia buca in un colpo, che ha riparato all’orripilante triplo bogey della otto, un bogey è stato subito rintuzzato da un birdie – e poi da altri due – ed ecco il decisivo eagle. Edoardo Molinari e Matteo Manassero sono usciti al taglio, Tiger 20esimo.
Un 68 aberrante dalla norma in quanto una hole in one, un eagle e quattro birdie hanno riparato un triplo bogey e un bogey. Grande smacco per il danese Anders Hansen e il sudafricano James Kingston che terminano a un colpo, mentre a due ecco Jean-Baptiste Gonnet, l’australiano Scott Strange e l’iberico Alvaro Velasco.
A tre lunghezze troviamo il sudafricano Thomas Aiken e lo svedese Fredrik Andersson Hed. Brutta chiusura di Rory McIlroy, che da leader passa in decima posizione. Solo ventesimi Sergio Garcia e a Tiger Woods, che erano a una sola lunghezza dal primato ieri.
Quindicesimo il numero uno mondiale Lee Westwood, peggio ancora ha fatto il 31° con 286, il tedesco Martin Kaymer. Eliminati al taglio i nostri Edoardo Molinari, 72° con 145 colpi (72 73), e Matteo Manassero, 120° con 150 (72 78).