La nuova era di Marc Marquez in Ducati è ufficialmente iniziata, ma non tutto sta andando come ci si aspettasse.
Vedere Marc Marquez in una realtà diversa dalla Honda, con cui ha corso per tutta la carriera nel Motomondiale, non può che sembrare strano. Ormai da tempo, però, lo spagnolo non riusciva a rendere come un tempo, complici non solo i numerosi problemi fisici avuti che lo hanno costretto a fermarsi in più occasioni, ma anche a causa di una moto che non garantiva più le prestazioni di un tempo.
Decidere di separare le rispettive strade è stato quindi un passo più che naturale, anche il pilota iniziava a essere insofferente e desideroso di non avere perso lo smalto dei tempi migliori. A 30 anni, infatti, lui potrebbe gareggiare ancora per qualche anno, ma è desideroso di poterlo fare in una realtà che gli permetta di rendere al meglio. L’offerta della Ducati è arrivata così al momento giusto.
Conclusa la stagione, è ufficialmente iniziata l’avventura di Marc Marquez alla Ducati, che gli ha offerto la possibilità di gareggiare nel team Gresini. Questo gli permetterà così di guidare una moto che da due anni vince in MotoGP, anche se già in questi primi giorni in “Rosso” sarebbero già emersi i primi dubbi su di lui.
Lo spagnolo vorrebbe essere la mina vagante tra i ducatisti, forte della possibilità di mettersi in mostra in sella Ducati GP23 al pari del fratello Alex all’interno del team Gresini.
Davide Tardozzi, Team manager della Ducati, quindi non certamente uno qualunque nella scuderia, sembrerebbe però avere già qualche perplessità di troppo sulla presenza del centauro di Cerveza tra i box e non lo nasconde: “La Pramac è quasi come una mezza Ducati ufficiale, in Gresini invece si sentono maggiormente liberi di agire – ha detto a ‘Tuttosport’ -. È proprio con questo spirito che hanno deciso di prendere Marquez”.
Ora la palla passa quindi a lui, che dovrà dimostrare di essere in grado di lottare per obiettivi importanti: “In Gresini non potrà che sentirsi libero anche Marquez – ha detto ancora –. Per la Ducati Marc potrebbe essere quindi un problema, non di poco conto. I piloti Gresini saranno i nostri primi avversari. Noi comunque siamo abituati a gestire una situazione simile, l’asticella sarà certamente più alta”.
Avere uno come Marc Marquez ai box non può che essere un motivo di prestigio per il team che decide di puntare su di lui, ben sapendo quanto lui abbia dimostrato negli anni il suo valore. A lungo, infatti, lui ha quasi corso da solo, senza che gli avversari riuscissero a reggere il suo ritmo, a conferma di come le doti fossero quelle tipiche dei più grandi.
In occasione della prima giornata di test a Jerez in sella alla nuova moto lui ha certamente smentito gli scettici, piazzandosi al terzo posto, preceduto da Maverick Viñales, Brad Binder e Marco Bezzecchi. Solo uno di talento poteva fare questo alla sua prima occasione alla gudia di una nuova moto.
Il clima all’interno della scuderia non sembra però essere dei migliori, come ha evidenziato il team principal Ducati Gigi Dall’Igna: “Lui è un pilota ingombrante, non possiamo non dirlo. Ducati sicuramente non voleva Marquez, ma è un onore che abbia voluto correre con noi. Con la nostra moto hanno vinto quasi tutti i piloti, immagino che sarà adatta anche a lui. Se così non fosse, cercheremo di adattarla anche a lui”.
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