La Red Bull dovrà gestire un potenziale caso: arriva un commento che chiarisce cosa potrebbe accadere all’interno della squadra.
Solo pretattica o la convinzione che qualcosa possa cambiare? La frase di Christian Horner ha scatenato il dibattito fra i tifosi, e in qualche modo potrebbe aprire le porte ad una stagione diversa rispetto all’ultima.
Il Team Principal di Red Bull poche ore fa ha chiarito che le cose potrebbero cambiare, e che Mercedes e Ferrari stanno lavorando molto per tentare di colmare il gap. “Il campo si restringerà con gli avversari” – ha sottolineato Horner – e potrebbe starci un rendimento decrescente per noi. Mclaren, Ferrari o Mercedes potrebbero avvicinarsi, ma non sappiamo di preciso chi”, ha concluso. Le carte in tavola potrebbero cambiare quindi, almeno rispetto al rendimento della passata stagione, in cui la Red Bull fu dominante con 21 successi su 22 gare.
Se a fari spenti e lontano dalla scuderia c’è chi prova a sperimentare e cambiare per tentare di spezzare il dominio di Verstappen, anche in casa propria la Red Bull dovrà gestire una situazione molto delicata. Le dichiarazioni chiariscono che non c’è spazio per errori, e le parole di un grandissimo ex della Formula 1 potrebbero essere un segnale chiaro su ciò che sta per accadere.
“Ora dovrà prepararsi alle critiche”: cosa accade in casa Red Bull
Un solo anno di contratto, difficoltà chiare nella gestione del dualismo con Verstappen, ma anche una serie di commenti che chiariscono cosa potrebbe accadere. Sergio Perez ha incassato le parole di Horner, molto diretto nel ribadire che l’eventuale rinnovo, o comunque il futuro del pilota, dipenderà dal rendimento in questa stagione.
Il dibattito è quindi mirato a capire se ci sarà o meno la possibilità di vedere il messicano nelle stesse condizioni di competere che sono riservate a Verstappen, e in tal senso arrivano le parole di Johnny Herbert. L’ex pilota ha chiarito quanto accaduto a lui ai tempi della Benetton, e il messaggio fa già discutere. “Schumacher ha sempre avuto favoritismi su di me, anche se eravamo una squadra. Dico che è difficile esibirsi quando senti questo, e credo che Sergio Perez lo saprà bene”.
Nell’intervista a Mega Dice arriva il retroscena. “Quando trattavo con la Benetton, Briatore mi diceva che io e Schumacher eravamo una squadra e che tutti avevano accesso alle stesse informazioni. La realtà è che non ha mai funzionato in questo modo perché tendono ad esserci favoritismi per chi fa risultati”.
Messaggio chiaro quindi al pilota Red Bull, che in quadro molto delicato dovrà guadagnarsi il rinnovo. E forse dovrà farlo nella stagione più delicata per la scuderia, sotto pressione dei segnali di crescita da parte dei rivali.