La Formula 1 vive un momento abbastanza frenetico: le separazioni in casa Ferrari tengono col fiato sospeso i tifosi.
La Ferrari va forte in pista ma ha qualche problema di organico. Qualcosa che sta emergendo proprio in queste ultime ore, dividendo un po’ i tifosi su quanto avverrà nel prossimo futuro.
L’inizio di stagione sta convincendo i supporter ferraristi. La nuova SF-24 sta dimostrando una buona tenuta in pista, è una macchina che potrà dare diverse soddisfazioni. Nelle prime due gare è andata a podio, in Australia ha poi regalato una doppietta entusiasmante con Sainz e Leclerc che hanno riportato alla mente quanto fatto da Schumacher e Barrichello vent’anni fa.
Un tema principale però resta quello del mercato, mai come in questo inizio di stagione c’è un movimento di piloti e di altri protagonisti all’interno dei paddock. La Ferrari non è immune da ciò, le ultime dichiarazioni inquietano un po’ i tifosi della Rossa.
Separazione evitabile, dibattito aperto per la Ferrari
Proprio guardando a quanto accaduto in Australia sono emersi nuovi dubbi. In particolare, un esperto ex direttore sportivo della Rossa come Cesare Fiorio ha concentrato le sue attenzioni sul destino del team e su un addio forse annunciato con sin troppa fretta. Facendo un po’ sue le perplessità della tifoseria, Fiorio ha mostrato tutto il suo disappunto per la partenza di Sainz nella prossima stagione.
Lo spagnolo ha dimostrato il suo valore, a pochi giorni dall’intervento all’appendicite è riuscito a vincere in Australia, dando grande prova di forza e tenacia in pista. Gli ultimi due successi della Ferrari portano la sua firma, l’iberico a dicembre sarà libero di collocarsi in un’altra scuderia (recentemente si parla addirittura della Red Bull) per far posto a Lewis Hamilton.
Fiorio ha così avanzato dei dubbi: “Prima di separarmi dallo spagnolo ci avrei pensato due volte, è un pilota fortissimo. La Ferrari è ormai la seconda forza del campionato, avrà poi Lewis Hamilton che resta un grande driver”. Il futuro è tutto da decifrare, Fiorio per altro ha mostrato la sua preoccupazione proprio per la Mercedes che, oltre a Hamilton, sta perdendo gradualmente sempre più meccanici esperti, scivolando quasi nell’anonimato in pista.
Restando in casa Ferrari, mandare Sainz via a fine stagione, guardando questi risultati ottenuti, è una mossa che lascia qualche rammarico. E conferma, allo stesso tempo, come la macchina di questa stagione permetta una facilità di guida importante. Basti pensare all’esordiente Bearman che è arrivato davanti ad Hamilton nel Gp d’Arabia.