Il calciatore ed il club hanno preso una decisione importante, ovvero quella della risoluzione del contratto
In questo momento è uno dei calciatori svincolati di lusso alla ricerca di una nuova squadra che possa garantirgli la fiducia che si aspetta. Anche perché ha ancora tanta voglia di mettersi in mostra. Allo stesso tempo, però, le valutazioni del suo addio non hanno nulla a che fare con l mondo del calco.
In questo ultimo periodo, infatti, nel mondo ci sono due conflitti che riguardano da vicino l’Europa. Uno quello che si sta verificando in Ucraina contro la Russia di Vladimir Putin. Mentre l’altra guerra in Medio Oriente, tra Israele e Palestina. L’atleta in questione non ha voluto indietreggiare ed è rimasto con il proprio pensiero. Questo gli è costato la rescissione del contratto.
Guerra in Medio Oriente, atleta si schiera con Palestina e lascia il club
Il suo contratto è stato ufficialmente risolto. Adesso è libero di trovarsi una nuova sistemazione. Un addio, quello di Anwar El Ghazi ed il Mainz (militante in Bundesliga) che sta facendo molto discutere. Il tutto nasce grazie ad un post social pubblicato dallo stesso calciatore che si è schierato apertamente dalla parte della Palestina. Condannando sì quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza, ma non cambia affatto il suo pensiero su come stanno agendo, appunto, i palestinesi.
In un primo momento i tedeschi avevano optato per la sospensione dell’atleta, sperando in un cambiamento di idea da parte del loro (ex) tesserato. Ed invece nulla. Anzi, ha voluto sottolineare il proprio pensiero. Una scelta che gli è costato il posto di lavoro. L’ex centrocampista dell’Ajax era arrivato in Germania nell’ultima sessione estiva del calciomercato. Aveva disputato, sino a quel momento, solamente due partite.
Ed adesso è alla ricerca di una nuova avventura. In merito al suo licenziamento, però, non si pente affatto della scelta e di quello che ha scritto sui social. Anzi, ci ha tenuto a ribadire: “La perdita del mio lavoro non è nulla rispetto all’inferno che sta venendo scatenato sugli innocenti a Gaza“. Un supporto, quindi, per la causa palestinese che continua ad esserci da parte del classe ’95.
Nel frattempo anche il mondo del calcio continua ad osservare quanto sta accadendo in Israele e, di certo, non può assolutamente fare finta di niente. Sono tanti gli sportivi, infatti, che sperano che le armi possano essere messe da parte in maniera definitiva.