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Esercizi per allenare il putt

Vorrei dare qualche suggerimento, qualche idea, su come allenare il putting. Non mi soffermerò ora su dettagli prettamente tecnici, come per esempio in questo post, ma più che altro su rimedi per ingannare la noia che a volte assale chi si appresta ad una sessione di allenamento in putting-green.

 

Premetto che, come tutti i colpi del gioco corto, l’allenamento dovrebbe essere diviso in 2 parti, con modalità e scopi differenti. Il putt è un misto di tecnica e di sensibilità, nel senso che la tecnica va ricercata in modo tale da permettervi di colpire la palla sempre nello stesso modo, in modo meccanico.. ed allo stesso tempo è necessario sviluppare “nelle mani” il feeling della distanza, l’occhio sulle pendenze e sulla scorrevolezza dei greens.

Iniziamo ad allenare la parte tecnica

 

Esercizio n.1: Le Stazioni

prendete 2 stecchini da spiedini ed uno spago lungo circa 1,5 mt. Legate lo spago ai due stecchini ed infilzatene 1 appena oltre la buca e l’altro alla massima distanza in modo che lo spago sia ben teso e che rimanga ad una buona altezza da terra (dovrete far muovere putt e palla al di sotto dello spago). Mi raccomando nella scelta della linea di gioco, fate in modo di essere in piano, meglio se in leggera salita. Prendete 3 tees e metteteli a distanze regolari, in modo che siano usabili come riferimento per idenficare 2 stazioni dalle quali puttare. Iniziate con 3 palline dal tee più vicino alla buca e se riuscite ad imbucare tutti e 3 i colpi potete passare al 2° tee e così via… ma attenti, se sbagliate, non importa da quale tee, dovrete ricominciare sempre dal primo.

 

Spiegazione: si tireranno molti putt da vicino, ripetendo molte volte la routine per il set-up e quindi a favore dell’essere ripetitivi. Inoltre quando sarete verso la fine avrete anche un pò di pressione addosso per paura di sbagliare e dover ricominciare da capo!

 

Esercizio n.2: L’Orologio

Prendete 12 palline, scegliete 1 buca non in piano. Disponete le 12 palline tutte intorno alla buca a circa 1 putt di distanza, come se dovessero rappresentare le ore di un orologio. Iniziate da quella delle 12 e muovetevi in senso antiorario (così vi danno meno fastidio le palline tra i piedi). Lo scopo è quello di riuscire ad imbucare tutte le palle senza errori.

 

Spiegazione: anche qui lo scopo è ripetere molte volte il gesto con l’aggiunta di un pò si “patos” quando arrivate verso le ultime. In più rispetto all’esercizio n.1 c’è da considerare la pendenza, infatti, se avete scelto una buca non in piano, vi troverete con putt di tutte le pendenze, salita, discesa e le 2 laterali.

 

Esercizio n.3: I Corti

Questo è il meno complesso, ma non per nulla più facile. Prendete un pò di palline, diciamo una decina, e mettetevi a 1 putt dal bordo della buca. Iniziate a puttare e datevi come obiettivo di imbucare almeno 50 putt a fila… se si sbaglia… beh immagino indoviniate cosa dovete fare, no? 😛

 

Alleniamo ora la sensibilità

 

Esercizio n.4: Prestazioni sul giro

semplice, un bel giro sulle 9 buche del vostro putting-green, contando lo score come se foste in gara. Ripetendo il giro più e più volte dovreste cercare di osare via via sempre un pò di più fino ad arrivare a limare colpo dopo colpo. Non trascurate la routine e preparate ogni colpo con calma, anche se magari è già la 5° volta che vi apprestate a fare la stessa buca.

 

Esercizio n.5: Never Up Never In

Una volta un mio maestro mi disse con tono tutto serio (ed io ovviamente pendendo dalle sue labbra..): “Sai che recentemente hanno fatto uno studio in America. Secondo le loro statistiche hanno stabilito che hai 0 probabilità di imbucare se non oltrepassi la buca con la palla…..” ovviamente uno dei tanti scherzetti che il simpatico baffo era solito fare 🙂 (ciao Pippo!). Però è una verità inconfutabile. E quindi prendete 3 bastoni, diciamo i ferri 5,6 e 7. Metteteli in modo che formino una U attorno alla buca, con l’apertura rivolta verso di voi. Lo spazio tra la buca ed il bastone posteriore dovrebbe essere non meno di 10cm e non più di 50cm. Ora posizionatevi con 10 palle a circa 7-8 metri dalla buca.

 

Obiettivo: fare in modo che tutte le 10 palline, di fila, siano o dentro la buca o dentro l’area delimitata dai bastoni. Basta con putt corti in centro buca! Fatevi coraggio ed osate! Vedrete che ogni tanto avrete qualche bella sorpresa! In più, grazie ai putt corti degli esercizi precedenti non dovreste aver più così tanta paura dei 2° putt e quindi anche la % di 3 putt si abbasserà!

 

Esercizio n.6: Montagne Russe

Cercate nel vostro putting-green o fuori gara in una delle buche del vostro campo, una situazione dove le pendenze siano estreme. Allenatevi a capire come far partire la palla, anche molto a destra o sinistra, assecondando la pendenza, cercando in sostanza di sfruttare le pendenze in modo che dolcemente vi aiutino ad arrivare alla buca, piutttosto che tirare verso la buca e sperare che non scenda troppo la palla! Con il tipico risultato di tirare una fucilata e trovarvi a puttare il ritorno a 5 metri!

 

In alcuni casi vi potrà essere utile immaginare che la buca sia un quadrato anzichè un cerchio, perchè così potrete più facilmente visualizzare la vostra palla che entra da uno dei bordi laterali anzichè da quello frontale, assicurandovi un putt più di fino e con margini di errore inferiori.

 

Esercizio n.7: Le so tutte!

Soprattutto se giocate spesso sullo stesso percorso, alla fine, la cosa che vi gioverà di più è… conoscere ogni pelo d’erba dei vostri green. Fuori gara, al posto di sparare altri drives nel bosco, ma almeno 3,2 mt più lunghi del vostro amico, fermatevi (senza far attendere nessuno) su ogni green e provate a puttare da diverse posizioni, anche simulando buche che in realtà non ci sono. Più esperienza vi fate e meno sorpresi sarete dalle pendenze.

 

I PRO non hanno un sesto senso per le pendenze, almeno non tutti, ma semplicemente i loro occhi ne hanno viste talmente tante che anche il green più contorto alla fine si dipana in bel punto preciso verso il quale giocare

 
 

Buon divertimento-allenamento!

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