Allegri a rischio esonero: è sfida a due. La sconfitta di Reggio Emilia forse rappresenta il fallimento di un progetto che andrà riscritto completamente.
Sulla Via Emilia la Juventus ha incrociato la sua prima battuta d’arresto. Una sconfitta pesante nei numeri e nella pochezza, tecnica e caratteriale, dimostrata in campo dalla formazione bianconera.
Una prestazione inaspettata dopo le prime prove ufficiali in cui la formazione di Massimiliano Allegri, pur con le immancabili pause e con quel cronico desiderio di conservare il risultato, ha dato l’impressione di aver cambiato atteggiamento in campo risultando decisamente più propositiva rispetto alla squadra amorfa e senza idee di qualche mese fa.
Il Sassuolo ha rappresentato un autentico tsunami per la Juventus. Sabato pomeriggio, al Mapei Stadium, sono stati spazzati via, in circa 100 minuti, i giudizi positivi di queste ultime settimane. Sulla squadra, sulla metamorfosi allegriana e le aspettative di una Juventus addirittura in competizione con Napoli, Milan e Inter per la vittoria dello scudetto.
Un pomeriggio ha cancellato tutto e ora è necessario riscrivere il tutto. Cristiano Giuntoli ha preso carta e penna per ridisegnare la Juventus della prossima stagione. Allegri, per il momento, non è ancora in pericolo e non lo sarà fino a giugno, a meno che gli tsunami modello Reggio Emilia non si ripresentino in maniera frequente.
Una nuova Juventus con una nuova guida tecnica e i nomi nell’agenda di Giuntoli sono solo due: Antonio Conte e…
Allegri già esonerato: è sfida a due
Allegri ha saputo, fin dall’inizio, che questa stagione sarebbe stata la più difficile. Per questo ha provato a spingere per acquisti sicuri quali Milinkovic-Savic. Kessié o Lukaku. Voleva giocarsi al meglio le sue ultime carte perché sapeva, e sa, che in questa stagione non vi saranno alibi di sorta a proteggerlo.
Il tecnico livornese sembra davvero arrivato a fine corsa. La Juventus la prossima stagione avrà un nuovo tecnico. Antonio Conte è il nome affascinante che ritorna sempre. DNA bianconero, nonostante l’esperienza nerazzurra, capacità di infondere motivazioni infinite nei giocatori e di trasmettere loro cosa comporti, in realtà, indossare la maglia della Juventus.
Accanto al nome di Conte, c’è anche quello di Roberto De Zerbi. Il tecnico bresciano sta ammaliando la Premier League con il suo Brighton e forse rappresenta per Giuntoli l’opzione numero uno per la futura panchina bianconera. Conte e De Zerbi, allenatori diversi ma entrambi in grado di dare una forte impronta, caratteriale e tecnico-tattica, alle loro compagini.
Esattamente ciò che manca alla Juventus delle ultime stagioni. Quelle targate Allegri.